La grande busta di rifiuti speciali ribattezzata “big bag” rimasta a giacere, per circa una settimana, lungo la strada che da Comiso conduce all’area Pip, fa ancora discutere. La busta, è stata aperta con il pericolo di fare disperdere i rifiuti speciali contenuti all’interno.

Ad intervenire ancora, dopo un botta e risposta registrato nei giorni scorsi tra l’assessore all’ambiente ed il consigliere Liuzzo, è l’esponente di Coraggio Comiso.

“Mi dà fastidio avere ragione, soprattutto quando si parla di temi ambientali. Purtroppo, però, quanto avevo paventato si è regolarmente verificato e il tutto con buona pace della reprimenda dell’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Alfano, che mi aveva dato dell’ignorante. Io magari non studierò, come afferma l’assessore, ma ho un po’ di senso pratico, quanto basta per immaginare quello che sarebbe accaduto”.

Così, il consigliere Salvo Liuzzo, che continua: “A questo punto, mi augurerei che almeno Alfano riconoscesse il suo errore e si scusasse, non tanto con me quanto con la cittadinanza perché è stata messa a repentaglio la tenuta ambientale dell’area. E spereremmo che Alfano sollecitasse il Libero consorzio a intervenire perché quella big bag in quella condizione non si può più tenere. Resta, purtroppo, il dato politico che avevo già denunciato. E cioè che, per colpe politiche, la situazione ambientale in città è precipitata. E diventa complesso gestire un settore così delicato quando chi dovrebbe farlo non ha le capacità”.

L’allarme, lo ricordiamo, era stato lanciato da Liuzzo con un post sui social, ma un funzionario del Comune aveva spiegato che il Libero consorzio comunale sta effettuando una operazione di bonifica di alcune zone della provincia con l’obiettivo di procedere alla rimozione di questi rifiuti speciali, che, in un secondo momento, dovrebbero essere raccolti con le gru.