TRIBUTI TERREMOTO S.LUCIA, BALLETTO DI OMISSIONI

La mancata pubblicazione nel decreto ‘Milleproroghe’ due articoli approvati dal Consiglio dei Ministri, che prevedevano il rinvio al 31 marzo 2008 della definizione agevolata per i tributi relativi agli anni 1990, ’91 e ’92 per le province di Siracusa, Ragusa e Catania, e l’altro il versamento dei tributi per il terremoto del Molise, “è una grave omissione”. Lo ha sostenuto questa mattina, il deputato Nicola Bono (An) nel corso di una riunione del “Comitato per l’equo condono” che si è tenuta alla Camera di Commercio di Siracusa. “Chiederemo nelle sedi parlamentari – dice Bono – come possa essere possibile, in uno Stato di diritto, che accadano simili fatti ma, nel frattempo, opereremo perché si ponga riparo al più presto alla vicenda e si garantiscano i diritti degli incolpevoli contribuenti”.
“In tal senso – ha aggiunto Bono annunciando che martedì depositerà un emendamento in Commissione Bilancio – ho registrato, da parte di qualificati settori governativi l’impegno a sostenere, in sede di conversione del decreto legge, sia la richiesta della proroga al 31 marzo 2008, sia la riduzione dell’imposta da pagare dal 30 al 10%, ed ho altresì acquisito l’impegno della stragrande maggioranza dei Parlamentari delle tre province, di maggioranza e di opposizione, di sottoscrivere il relativo emendamento”.
“Questa massiccia adesione alla battaglia per l’equo condono – ha aggiunto il deputato di AN – è la migliore conferma per una celere e positiva conclusione della vicenda che, a questo punto, è difficile possa incorrere in ulteriori impedimenti. Stiano pertanto tranquilli i contribuenti delle tre province in ordine al buon esito finale della vicenda, anche perché non esistono al momento rischi immediati per conseguenze derivanti dal mancato inserimento della proroga nel testo del decreto legge. Ci sono tutti i presupposti – conclude – perché si possa procedere a sistemare non solo la posizione di chi vuole avvalersi della norma di definizione agevolata con l’aliquota del 10%, ma anche per ottenere formalmente il riconoscimento per tutti i contribuenti che hanno a suo tempo versato le imposte dovute, di non avere più motivo di subire ulteriori vessazioni da parte del fisco”.

Comitato equo condono, On Nicola Bono

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