– Moscato di Noto annata 2006 prodotto dall’azienda Roselle srl che ha ottenuto la medaglia d’oro con 90,50 punti su 100;
– Nero d’Avola “Curto Fontanelle doc” annata 2004 prodotto dall’ Azienda Curto anch’esso ha ottenuto la medaglia d’oro e il punteggio di 88/100;
– Nero d’Avola “Sciavè Eloro doc” annata 2005 prodotto dall’Azienda Rio Favara di Padova Marianta & C. che con il punteggio di 86,25/100 ha ricevuto la medaglia d’argento.
E’ stato il sindaco a iscrivere, come da regolamento, i tre vini ispicesi al prestigioso concorso enologico internazionale. La kermesse prevede infatti la partecipazione congiunta dell’azienda che produce il vino e del Comune in cui sono localizzate le vigne: l’idea di base dell’iniziativa è quella che un vino di qualità è anche un eccellente biglietto da visita per il territorio.
Il primo dato ribadito dagli amministratori è che la giuria composta da esperti sommelier italiani e stranieri ha selezionato tutti e tre i vini ispicesi sui 915 partecipanti.
“In Sicilia – ha spiegato il sindaco Rustico – su 110 vini partecipanti solo 12 hanno avuto la medaglia d’oro e di questi due sono i nostri, mentre sulle 28 medaglie d’argento siciliane una è la nostra. Inoltre sui 19 comuni siciliani partecipanti al concorso “La Selezione del Sindaco 2008″, solo 6 hanno visto i vini del proprio territorio conquistare la medaglia d’oro ed Ispica è tra questi; ed ancora la nostra città si annovera fra i 14 comuni che hanno ricevuto una medaglia d’argento per il loro vino. Questi sono dati che come primo cittadino ovviamente mi rendono orgoglioso e contento di aver creduto nella grande qualità dei vini prodotti nel nostro territorio e nella professionalità delle aziende ispicesi che hanno accolto il mio invito a partecipare con entusiasmo e convinzione a questo concorso. Sarà, infine, emozionante il prossimo anno leggere la nostra città e queste tre aziende eccellenti nella guida Vini da Vedere.”
“Questi tre vini – ha ancora ribadito il primo cittadino – sono diventati ambasciatori dell’identità del territorio ispicese in cui i vigneti sono impiantati, della storia e della memoria della nostra città. In questa ottica abbiamo riannodato nel 2005 i rapporti con l’Associazione Nazionale Città del vino.”
Sulle qualità organolettiche dei tre vini ma soprattutto sul particolare ruolo giocato da questi come messaggeri della storia e dell’identità dell’intero territorio ha centrato il suo intervento anche l’onorevole Innocenzo Leontini: “I risultati del concorso sono carte da giocare nelle operazioni del marketing del territorio, nello sviluppo del turismo: l’associazione Città del Vino nasce infatti anche come itinerario e proposta turistica. Inoltre sono anche un prezioso riconoscimento alla polifunzionalità della nostra agricoltura e possono quindi diventare un caleidoscopio attraverso cui indagare nuove prospettive di sviluppo non perdendo di vista le radici”.