E’ stata riconsegnata alla città l’ex colonia eliotermica costruita nel primo decennio fascista su una collinetta di quella che allora era una area della periferia urbana, di fronte all’Eremo primo-settecentesco delle Grazie e da parecchi anni ormai abbandonata a se stessa e in disuso.
Dopo importanti lavori di consolidamento e ristrutturazione portati avanti dal Comune, ieri mattina nel corso di una solenne cerimonia inaugurale il sindaco Piero Rustico ha consegnato la struttura al dirigente scolastico del circolo Padre Pio da Pietrelcina Vincenzo Corallo: l’edificio ospiterà infatti tre sezioni di scuola materna del circolo didattico dove operano le insegnanti Marianna Hernandez, Maria Napolitano, Maria Gallettini, Giancarla Lauretta, Dorotea Terzo, Angela Gradanti e Giuseppina Ferlisi, i collaboratori scolastici Ginevra Barone e Giuseppe Fidelio e l’operatrice igienico sanitaria Rosaria Parisi. La benedizione dei nuovi locali è stata officiata da don Vincenzo Caccamo alla presenza della giunta comunale al completo e del presidente del consiglio.
Quel luogo soleggiato un tempo adibito alle colonie (da qui il nome) e agli addestramenti paramilitari della Guf e dei Balilla e che è poi diventato nel corso degli anni sede della scuola agraria e per un certo periodo di scuola materna e poi nel passato più recente proprietà dell’Opera Pia San Giuseppe, sede delle colonie estive di ragazzi svantaggiati e punto di ritrovo all’esterno per i liceali degli anni ‘60 e ‘70 nelle giornate in cui marinavano la scuola, stamattina è stato riconsegnato alla città e alle giovani generazioni con tutto il fascino di un filo riannodato con la storia e la città da oggi ha un nuovo edificio scolastico.
“Ridare alla città un edificio storico attraverso la nostra istituzione scolastica e attraverso l’affidamento ai bambini della scuola dell’infanzia è un onore e un onere culturale ed etico”, ha detto il dirigente Vincenzo Corallo.
Di importante operazione culturale ha parlato nel suo intervento anche il sindaco Piero Rustico: “Inaugurare nuove strutture scolastiche e di formazione è sempre segno e auspicio di crescita per una città: tanto più poi in un luogo particolare come questo che è incorporato nel tessuto urbano ma allo stesso tempo ancora immerso nella natura. Ma soprattutto si tratta di una operazione culturale importante proprio perché è stata rimodulata al servizio del presente e riconsegnata alla collettività una struttura del passato altrimenti dimenticata. Un plauso va anche alla sinergica collaborazione scuola-amministrazione comunale-corpo docente e genitori nella quale si inquadra la sistemazione e l’inaugurazione oggi dei locali”.
Sul valore simbolico che la consegna dell’edificio alle giovanissime generazioni assume per la città sul piano educativo, etico e civile si è soffermata anche la rappresentante dei genitori Franca Distefano che ha avuto parole di elogio per l’amministrazione comunale: “Grazie al nostro sindaco, sempre operativo, per aver restituito alla collettività un bene patrimoniale lasciato incompleto e in disuso. Grazie al percorso sinergico che il dirigente scolastico Corallo ha portato avanti con l’amministrazione, un nuovo servizio viene dato alla collettività in una zona di espansione attraverso l’istituzione di una scuola che è il luogo in cui si insegna e si impara a vivere”.
A fare da cornice alla cerimonia canti natalizi e sull’amicizia dei piccoli della scuola dell’infanzia, del coro del Circolo Didattico “Juvenilia” ed esibizioni dell’orchestra del Liceo Curcio diretta dal maestro Francesco Dipietro. Giovani hostess della sezione professionale del Curcio hanno accompagnato genitori e cittadini nella visita alla struttura: l’importante appuntamento con la storia della riapertura della Colonia e della nascita di una nuova scuola è stato così scandito e sottolineato anche dalla collaborazione tra le diverse istituzioni scolastiche.