La ” casta” siciliana in barba alla crisi economica
Tassi agevolati al 2% per l’ acquisto della prima casa e sussidi in caso di morte per funerali e sepoltura: a beneficiarne non sono categorie protette o disagiati ma i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana che già possono contare su una serie di benefit e agevolazioni, oltre a stipendio mensile che ruota intorno ai diecimila euro.
Gli “aiuti” per l’acquisto della casa sono previsti da una convenzione che, come riporta oggi ” un quotidiano nazionale”, l’Ars ha firmato con il Banco di Sicilia negli anni ’80 e che è stata ritoccata nelle scorse settimane: l’importo è stato incrementato da 150 a 300 mila euro, cifra che può essere concessa anche per l’acquisto di locali per la segreteria politica.
Nell’ultimo rendiconto approvato dal collegio dei questori all’Ars, relativo alle spese per il 2007, si legge che le uscite per il “contributo interessi su mutui edilizi erogati dal Banco di Sicilia” sono state pari a 52.830 euro. Per i funerali di deputati o ex deputati il contributo dell’Ars, invece, è di cinque mila euro, con una spesa nel 2007 di 36.151 euro.
Si aggiunga, poi, al di là dei lutti, che ai 280 ex deputati l’Ars corrisponde ogni anno un bonus di 6.400 euro a titolo di “aggiornamento politico-culturale”.
Un rimborso accordato a tutti, in modo indistinto, e senza obbligo di presentazione di fatture. Al Senato, istituzione alla quale è equiparata l´Assemblea dal punto di vista giuridico-economico, non esiste un beneficio di questo tipo.
Il presidente Cascio sta valutando l’opportunità di mantenere questo privilegio solo per i 70 ex parlamentari che non godono pure del vitalizio.
Ogni parlamentare, poi, al di là delle trasferte per motivi istituzionali autorizzate dal presidente, si trova in busta paga un´indennità forfettaria da 10 mila euro annui come “rimborso spese viaggi”. Una quota fissa, assegnata al parlamentare anche in assenza di fatture o biglietti aerei.
Orazio Cappello
che vergogna