La centralità della famiglia nell’assistenza dei portatori di handicap è un elemento ormai consolidato : ci sono, infatti, leggi che riconoscono il ruolo peculiare della famiglia nella cura della persona, predisponendo un sistema di interventi e servizi sociali proprio per tutelare le persone con disabilità. in questo contesto si inserisce la proposta di legge presentata in Parlamento dall’on. Nino Minardo che reca “Disposizioni in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili”.

L’atto parlamentare ha l’obiettivo di dettare norme in favore delle persone portatrici di handicap e dei lavoratori che si prendono cura della loro situazione. E’ da evidenziare in questo senso, sottolinea l’on Minardo nella relazione di presentazione della proposta di legge, che la maggior parte delle volte le persone che assistono i disabili quotidianamente sono impossibilitate a svolgere un’attività lavorativa continua e prolungata nel tempo proprio perché assistono ogni giorno, anche con difficoltà di ordine economico, i familiari portatori di handicap. Da ciò nasce l’esigenza di tutelare le persone portatrici di handicap con misure che possono garantire ai familiari che li assistono alcune agevolazioni. In particolare, l’articolo 1 della proposta di legge prevede la possibilità per coniuge convivente del soggetto con handicap in situazione di gravità il diritto di fruire del congedo retribuito per un periodo di due anni prorogabile fino a cinque anni. Qualora la situazione di accertata gravità del soggetto con handicap risulti ancora presente allo scadere dei cinque anni il lavoratore ha diritto ad essere collocato in pensione qualora abbia almeno quindici anni di contribuzione. Si tratta – conclude Minardo – di agevolazioni che sono indispensabili anche sotto l’aspetto psico-affettivo al fine di favorire l’assistenza e la cura delle persone affette da handicap grave presso l’abitazione e non presso istituti.