L’esperto segnala: “Resto al Sud” contributi Invitalia per giovani imprenditori

( di Giovanni Vindigni) – “Per la prima volta il governo ha messo in campo un incentivo che può coprire fino al 100 per cento dell’investimento proposto dai neoimprenditori”. “Non sono previste né scadenze né graduatorie. Verranno guardate tutte le proposte seguendo rigorosamente l’ordine cronologico e verranno finanziate solo quelle in regola con i requisiti previsti dalla legge e che contengano un progetto di impresa valido e sostenibile. La dotazione finanziaria è particolarmente ampia e dunque consentirà di sostenere un numero molto elevato di nuove imprese”.

Una pioggia di incentivi per aspiranti imprenditori under 36 nelle regioni del Mezzogiorno, compresa la Sicilia: il programma, “ Resto al Sud”, è promosso dal ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti per sostenere la nascita di nuove imprese giovanili. A disposizione ci sono fondi per 1,25 miliardi. Si tratta di una misura “a sportello”, fino ad esaurimento dei fondi disponibili: le domande vanno presentate sul sito di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del ministero dell’Economia ( www. invitalia. it), dove è pubblicato il progetto.

Per accedere agli incentivi, occorre registrarsi ai servizi online di Invitalia e poi entrare nell’area riservata.

Possono partecipare giovani tra i 18 e i 35 anni residenti nel sud Italia e in Sicilia che non abbiano già un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che non siano titolari di altre imprese attive e che non abbiano beneficiato di altre agevolazioni negli ultimi tre anni. Il finanziamento massimo è di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare ad un massimo di 200.000 euro nel caso di più richiedenti (già costituiti in società o prossimi alla costituzione). Consulenza e assistenza saranno offerte gratuitamente da enti accreditati presso Invitalia ( il cui elenco sarà presto disponibile sul sito).

Le agevolazioni sono erogate in regime di de minimis e coprono il 100 per cento delle spese. Consistono in un contributo a fondo perduto pari al 35 per cento del programma di spesa e in un finanziamento bancario per il restante 65 per cento. Il finanziamento bancario, garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi, dovrà essere restituito in 8 anni. È previsto inoltre un contributo a copertura degli interessi.
Informazioni e approfondimenti presso i CPI DELLA PROVINCIA.

finanziamenti, giovanni vindigni

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