Pozzallo – Ieri da quattro quartieri di Pozzallo sono partiti 4 tedofori, accompagnati dai Tamburi di Buccheri e dalla scuola di danza Dancing Free Star. Attraversando le varie strade di Pozzallo sono arrivati alla rotonda Raganzino dove era stata predisposta da volonterosi e rappresentanti dell’Associazione !I Vaniddari”, una piramide di legna in attesa dell’accensione per il grande falò in programma a conclusione di una giornata intensa di avvenimenti e manifestazioni per la 3^ Sagra di San Giuseppe. Ad attendere, sempre nella rotonda Raganzino, anche la scuola di Arcieri di Ragusa per accendere con frecce infuocate il grande Falò. “E’ stato – ha detto Pino Asta – un momento di vera gioia per la città”
I tedofori tutti di nazionalità diversa: Africa,Asia,Europa e Americhe e di età compresa tra 8 e i 15 anni e perfettamente integrati con la comunità pozzallese hanno lanciato gli strali che hanno dato vita ad una grande fiamma. . La Sagra ha visto anche una buona dose di animazione con concorrenti che si sono cimentati nei vecchi giochi di una volta che per l’occasione sono stati riportati alla ribalta come il gioco dei sacchi, la pentolaccia, il tiro alla fune, ect. La festa è stata piena di spettacoli. Si sono esibiti : il gruppo Folk Val di Noto, quello di cavalli Equestre a cura della scuderia Runza, il gruppo Pozzallo in pizzica, e tanti altri partecipanti che hanno animato la serata con altri tipi di intrattenimento. Tutti soddisfatti per la riuscita ed in primis la presidente dei Vaniddari, Valentina Sudano la quale ha affermato che “bisogna ripartire da quello che i nostri avi ci hanno lasciato in eredità cioè, tradizioni, cultura e integrazione, per recuperare valori e sentimenti autentici”.
Nella foto copertina – ( di Antonio Carmelo Monaca) – l’essenza di questa edizione della festa con. i ragazzi dell’Africa, Asia, Europa, Americhe, che hanno portano il fuoco dei quartieri storici pozzallesi… in un’unica fusione: U Jalafuocu