Augusta, 10 mar. (askanews) – Un sottufficiale di Marina è deceduto alcune ore dopo la somministrazione del vaccino anticovid all’ospedale militare di Augusta, nel siracusano.
Il fatto è riferito dal giornale La Sicilia con un servizio in prima pagina. Il militare, Stefano Paternò – si spiega – aveva prestato servizio anche su nave Libra, una unità della Marina impegnata nel mediterraneo anche in operazioni di soccorso dei migranti.
Su Facebook alcuni commilitoni ricordano Paternò come “un uomo formidabile, sempre vitale, allegro, disponibile per qualsiasi lavoro e non ti tiravi mai indietro su niente”, scrive uno capo di nave Libra postando foto con Paternò e porgendo le condoglianze alla famiglia.
La Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta sulla morte di un sottufficiale della marina in servizio ad Augusta, deceduto per arresto cardiocircolatorio alcune ore dopo aver effettuato il vaccino Astrazenca.
I magistrati aretusei hanno disposto l’autopsia sul corpo del militare, Stefano Paterno, 44 anni, originario di Corleone, in provincia di Palermo ma residente con la famiglia a Misterbianco, nel catanese.
Al militare, sposato e padre di due figli di 12 e 14 anni, e che sarebbe stato in condizioni di salute ottime, la mattina prima all’ospedale militare di Augusta era stata inoculata la prima dose del vaccino anti Covid e poi era rientrato a casa dove ha accusato una stato di malessere generale con rialzo della temperatura corporea. Nella notte il militare è deceduto. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Cannizzaro di Catania dove nelle prossime ore sarà eseguito l’esame autoptico.