Modica – E stata una cerimonia funebre semplice, quella che è stata celebrata oggi pomeriggio nella Chiesa di San Pietro in Modica, nel rispetto più assoluto delle norme anti covid. Tantissimi non hanno voluto rinunciare a dare l’ultimo saluto a Sergio Savarino, un uomo, gentile, colto, ironico che per un malore improvviso ha lasciato costernati familiari e amici.
Sono rimasti scossi anche i commercianti di Viale Medaglie d’Oro e di Via Vittorio Veneto, dove Sergio era molto conosciuto per le attività economiche che gestiva assieme al fratello Enzo.
Con i colleghi trascorreva, a volte, momenti di ilarità, sempre in compagnia del suo mezzo sigaro. Anche don Rosario che ha celebrato la Santa Messa, ha ricordato la sua passione per il sigaro e per le cose buone, il cibo e ovviamente il vino. Ma don Rosario ha ricordato anche le doti umane di Sergio, la sua profonda cultura scientifica, letteraria, teatrale e musicale. E a volte Sergio si interrogava anche sui grandi temi della religione, della teologia, specialmente quando attorno alla tavola del Signore, dopo le riflessioni ( con don Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo) e l’eucaristia, si passava alla tavola del cibo quest’ultimo accuratamente selezionato.
Don Rosario di Sergio Savarino ha ricordato la sua grande facilità di fare le battute, sempre puntuali, “ma sempre diverse”. Era una dote innata, assime al suo sorriso disarmante anche di fronte a situazioni difficili.
Sergio mancherà alla moglie, alla figlia, al fratello a tutta la sua famiglia, ai tanti amici, ma mancherà alla collettività modicana che ha perso un valido rappresentante del commercio ed un imprenditore di rara intelligenza e sensibilità.
Da parte del direttore, dell’editore e della redazione, le più sentite condoglianze alla famiglia