Comiso – Combinavano matrimoni tra donne single che avevano bisogno di soldi e extracomunitari che avevano bisogno del permesso di soggiorno.
Con queste accuse, la Guardia di Finanza di Ragusa ha eseguito tre misure cautelari emesse dal GIP di Ragusa Eleonora Schininà su richiesta della Procura.
Tra gli indagati anche un vigile urbano, F.P di 53 anni in servizio alla Municipale di Comiso ora sospeso per sei mesi dal servizio.
Gli altri due indagati sono D.G. 52 anni e D.M. 49 anni, entrambi con obbligo di dimora a Comiso.
La donna che organizzava i matrimoni, è una disoccupata originaria di Pomezia, nota alle forze dell’ordine perchè poco tempo fa era stata bloccata con un grosso quantitativo di droga durante l’operazione “Smart Truck” .
Fu proprio analizzando i tabulati telefonici nel corso dell’operazione dello scorso novembre, che si scoprì che la donna aveva messo su una vera e propria “agenzia matrimoniale” che forniva a tutto il necessario per convolare a nozze compreso il “divorzio veloce” dopo il matrimonio. La storia d’amore, seppur interrotta poco dopo, aveva lo stesso un “lieto fine” in quanto le donne intascavano i soldi (circa cinquemila euro) e gli extracomunitari ottenevano il permesso di soggiorno.
La donna, inoltre, metteva a disposizione la sua abitazione con falsi contratti di locazione che permettevano agli extracomunitari di avviare le pratiche per il permesso di soggiorno.
Le pratiche burocratiche, invece, venivano sbrigate da un collaboratore titolare di reddito di cittadinanza che sfruttava le sue conoscenze e utilizzava un immobile diroccato e inagibile che veniva indicato in moltissime richieste come luogo di residenza.
Il vigile urbano, invece, aveva il compito di confermare la residenza indicata nei falsi contratti di locazione e registrati all’Agenzia delle entrate incassando 100 euro per ogni falsa attestazione di residenza.
Il tutto per un totale di cinque matrimoni combinati e ventotto falsi attestati di locazione che hanno fruttato un bel gruzzoletto agli indagati.