Il consiglio comunale di Modica è più trasparente, ma sempre poco democratico. E’ questo ciò che denunciano in sintesi i consiglieri di minoranza dopo la seduta dello scorso 15 aprile.
Il consiglio comunale era dedicato alla trattazione di vari regolamenti, ma secondo Marcello Medica del M5S, Giovanni Spadaro e Ivana Castello del PD e Filippo Agosta ed Enrico Morana di Modica 2038, non è stato possibile alcun confronto democratico.
I lavori sono stati trasmessi in diretta televisiva, venendo finalmente incontro alle richieste auspicate da tempo, ma i risultati sono stati deludenti. Il Consigliere Medica esprime il suo rammarico per avere costatato ancora una volta il boicottaggio delle sue proposte che però la Maggioranza ha fatto proprie. “Sono un po’ amareggiato per questo comportamento ‘immaturo’ della Maggioranza – conclude –, ciò che conta comunque è che le idee del M5S passino, a noi basta e soddisfa che le buone idee diventino comunque realtà a beneficio dei cittadini”.
Il Consigliere del PD, Giovanni Spadaro, afferma: “purtroppo ancora una volta che non si riesce a trovare sintesi anche su refusi o migliorie che, come Consiglieri Comunali di Minoranza, portiamo, di volta in volta, a conoscenza del civico consesso; il tutto è visto come opposizione e ostruzionismo, qualsiasi correzione o modifica, anche se trova il parere favorevole della Posizione Organizzativa, trova il diniego della Maggioranza. Da parte nostra, tuttavia, continueremo a proporre, poiché il ruolo del consigliere è di agire per il bene della collettività”.
E infine, il Consigliere di Modica 2038, Filippo Agosta, dichiara: “Ancora una volta la Maggioranza si arrocca nelle proprie posizioni di totale chiusura, bocciando tutte le proposte della Minoranza. Dimostrando poi una totale assenza di iniziativa copia le proposte avanzate dal Consigliere Medica. La Presidente Minioto interpreta il regolamento a proprio uso e consumo, per non consentire la parola ai Consiglieri di Minoranza e il Segretario Generale lo consente senza batter ciglio. La città di Modica non ha mai avuto rappresentanti delle istituzioni di cultura politica più bassa di quella attuale.”.