Protesta Confcommercio: Manenti continua il digiuno e incassa solidarietà
Prosegue l’eclatante protesta del presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, in sciopero della fame per chiedere una data certa sulle riaperture. Ieri è stata una giornata tutto sommato tranquilla.
Un piccolo calo glicemico ieri pomeriggio, subito rientrato. Tutti gli altri valori si mantengono nella norma. A monitorare il suo stato di salute è il dottore Roberto Ammatuna, che è anche sindaco della città di Pozzallo. Manenti sta portando avanti la sua protesta nella sede associativa di via Magenta a Pozzallo, che si trova accanto alla sua abitazione. Lo sciopero proseguirà anche nei prossimi giorni sino a quando non arriveranno risposte certe sulle riaperture.
“Le prime ore della protesta che abbiamo attuato assieme al presidente provinciale Confcommercio Catania, Piero Agen, al presidente provinciale Confcommercio Trapani, Pino Pace, al presidente regionale Fipe Sicilia, Dario Pistorio, a cui si sono uniti il presidente Confcommercio Sciacca, Giuseppe Caruana, e altri componenti della nostra confederazione a livello regionale – spiega Manenti – sono state caratterizzate dalle numerose telefonate di solidarietà che ho ricevuto tra cui quella, questa mattina, del governatore siciliano, Nello Musumeci, e, nelle scorse ore, dell’assessore regionale alle Attività produttive, Domenico Turano, oltre a numerosi parlamentari nazionali e regionali”.
Manenti chiarisce, ancora una volta, a scanso di equivoci, le ragioni della protesta. “Chiediamo una prospettiva –dice – una data certa sulle riaperture delle attività commerciali, affinché le stesse possano operare in sicurezza. Sappiamo della delicatezza riguardante la situazione dei contagi. Ma, allo stesso tempo, non possiamo condannare le attività commerciali a una morte certa”. Confcommercio Sicilia, nel frattempo, ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, e ai prefetti di Sicilia, per informarli dell’attuazione della protesta ma soprattutto della preoccupazione e del malumore sempre crescente che alberga tra i vari operatori.