Ragusa a secco, il Pd invita il sindaco Cassì a dimettersi anziché dare consigli
A Ragusa i disservizi idrici alimentano da settimane il dibattito politico ma soprattutto i malumori dei cittadini e l’invito fatto qualche giorno fa da parte del sindaco Cassì perché si faccia un uso oculato del prezioso liquido non è piaciuto molto.
Le segnalazioni che denunciano la carenza o addirittura la totale mancanza di acqua in alcune zone della città sono state numerose negli ultimi mesi se non negli ultimi anni, ma il Comune non è riuscito fino ad oggi a trovare una soluzione. Qualche giorno fa Cassì rispondendo alle lamentele ha spiegato come sia stato un inverno tutt’altro che piovoso e per questo, già a maggio, alcune zone della città cominciano a patire carenze idriche. Cassì ha detto che è importante evitare sprechi sia nelle aree soggette a disagi, sia da parte di chi risiede in zone dove il problema non è avvertito perché più vicine ai punti di approvvigionamento.
Tra le raccomandazioni fatte dal primo cittadino: chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti o ci si rade; utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico; lavare l’automobile usando il secchio; innaffiare le piante alla sera; utilizzare sistemi di irrigazione a goccia anziché a pioggia.
Tutti consigli utili per carità, ma il malumore dei cittadini nel frattempo è aumentato e a farsene portavoce è la segreteria cittadina del PD che oggi dichiara: “Temiamo che il sindaco Cassì sia vittima di un’illusoria percezione della propria capacità di amministrare la città di Ragusa, percezione probabilmente alimentata dal fatto che le restrizioni impediscono alle persone di scendere in piazza a protestare per il pessimo servizio reso alla città in merito alla gestione delle risorse idriche”. Il PD se la prende con Cassì e l’assessore ai Lavori pubblici Giuffrida.
“Migliaia di famiglie non riescono ad usufruire del servizio e Cassì parla di ‘una fascia circoscritta di utenti’. Ci dovrebbe spiegare, di grazia, quando, esattamente, un problema grave può essere trattato come merita? Il sindaco, inoltre, ha parlato di difficoltà strutturali che intende risolvere entro il mese di maggio collegando la rete del pozzo dell’ex consorzio ASI al serbatoio Bruscè: una soluzione di cui si parla da anni e che non si è mai riusciti a portare a compimento. Vogliamo ricordare al sindaco che invitare il cittadini a consumare meno acqua, cosa che sanno già benissimo da soli, gli fa fare solo la figura del saputello”.
“Mai prima d’ora abbiamo visto Ragusa versare in condizioni così critiche come quelle in cui si trova in questo momento: le strade sono sporche e ridotte a un colabrodo, l’illuminazione pubblica è carente, la gestione della raccolta dei rifiuti lascia assai a desiderare. Se Cassì, finalmente, dovesse prendere coscienza di non essere il sindaco di cui abbiamo bisogno – concludono – farebbe meglio a dimettersi e Ragusa ne gioverebbe non poco” conclude il PD.