“Blu, le mille bolle blu…” cantava Mina qualche decennio addietro.
“Blu, le mille strisce blu…” sembrano cantare in questi giorni il sindaco Abbate e la sua amministrazione, in vista dell’avvio del nuovo servizio per i parcheggi a pagamento, e dell’esternalizzazione dello stesso, dopo anni di gestione in house, tramite la partecipata Modica Multiservizi.
In città è tutto un fiorire di zone blu a pagamento, e non solo nel centro storico, ma anche nella più sperduta periferia, e financo a Marina di Modica dove, fra pochi giorni, quando la frazione verrà presa d’assalto dai vacanzieri modicani, si troverà la “bella” sorpresa di un’infinita distesa di zone blu; blu ovunque, con buona pace dei parametri di legge nel rapporto tra parcheggi a pagamento e parcheggi liberi, ed anche del buon senso, esercizio utile se si voleva evitare ai modicani un’ulteriore esosa tassa in un momento difficile come questo.
Ma al di là delle scelte politiche ci sono alcune questioni tecniche che meritano un approfondimento, le cui risultanze, potrebbero fare emergere precise responsabilità in capoa quanti hanno definito non solo le varie fasi della tormentata gara, ma anche la difficile e, per certi versi improvvisata, gestione successiva.
Ed allora facciamole queste domande che sembra nessuno abbia voglia di fare al Sindaco, all’assessore competente ed ai dirigenti che di questa gara sono stati protagonisti.
Semplici domande che meriterebbero una risposta; un tempo magari poste dalla politica, o dai consiglieri d’opposizione, oggi, dato che la politica è morta e l’opposizione sembra un fastidioso onere, anche a chi dovrebbe praticarla, lasciate a qualche giornalista testardo.
Anche perché dalle risposte si capirà se questa ennesima stangata a carico dei cittadini modicani è frutto di una scelta politica, opinabile, ma pur sempre scelta, ovvero nasce da una gestione pasticciata (a voler essere buoni…) di una gara che meriterebbe ben altra e più approfondita attenzione.