Modica – Non va giù al circolo Pd di Modica la delibera 151 del 2021 e la replica del primo cittadino alle rimostranze sulla vicenda della nomina a vita del direttore del Museo di Palazzo dei Mercenari.
“In sintesi, il primo cittadino sostiene che essendo la “S.A.Guastella” una associazione privata, questa può decidere in assoluta autonomia come meglio crede e quindi, nel passaggio dei suoi beni al Comune, può imporre la clausola del mantenimento a vita della carica di direttore del Museo al suo presidente”.
“E’ il vecchio schema della donazione con trattenuta di usufrutto meglio conosciuto dalle nostre parti con il “si tinni u vitaliziu”.
La cultura giuridica del sindaco – scrive in una nota il Pd a firma di Ezio Castrusini – si ferma qui e la pone come giustificazione del suo operato dimenticando, temiamo consapevolmente, che in questi casi le spese relative al bene rimangono in capo al titolare del vitalizio e non passano al “nudo proprietario”.
Nel mirino del Pd anche la delibera n. 1126 del 13.04.21 dove, in vista della futura operazione di scambio proprietà vs nomina a vita e apertura del Museo, l’ente civico si impegna a pubblicare dei volumi su indicazione della Dr.ssa Dormiente.
Tutto assolutamente valido sotto il profilo della promozione culturale della città e che sarebbe pure assolutamente condivisibile se l’intera operazione rispettasse le regole che presiedono (nel caso di Modica “dovrebbero presiedere”) l’agire della pubblica amministrazione.
Per il Pd più conforme a legge sarebbe stato il prevedere la nomina a vita a presidente del Museo della dr.ssa Dormiente ma a titolo onorario (proprio perché riconoscenti dei suoi incontestabili meriti), e lasciare all’istituendo comitato scientifico di nomina pubblica e da rinnovare a scadenza fissa, l’individuazione di un direttore del Museo anch’esso, ovviamente, con incarico a termine.
E questo dopo aver sentito, sempre per riconoscenza e memoria dell’opera svolta, anche i familiari e discendenti di coloro che negli anni settanta col loro impegno crearono l’associazione “Serafino Amabile Guastella” e il suo patrimonio etnografico.
“Il vero collante dell’operazione, e dispiace che una donna di cultura come la Dormiente si presti a questo, è la creazione di posti di lavoro “amici” i cui nomi sono rinvenibili in coloro che hanno partecipato al corso di formazione tenutosi nel 2021 a cura del Comune e della associazione culturale della quale è presidente il nuovo direttore a vita del Museo”.
Perché ai sensi della famigerata delibera n. 151 il titolo di partecipazione a questo corso (e solo di questo corso!) è requisito necessario per poter essere tra i componenti (o i fondatori) del soggetto giuridico privato che avrà la gestione del Museo.
Che pubblicità è stata data a questo corso di formazione di fatto già finalizzato all’assunzione nell’associazione che gestirà il Museo? Quali i requisiti per partecipare?
Chi ha certificato l’avvenuta formazione dei partecipanti a seguito di quante ore di corso e su quali materie trattate? Il lettore conosce già le risposte, scrive nella nota il Pd.
“La situazione della nostra città è tale che non basta più il modo con il quale i partiti dell’opposizione si pongono dinanzi a questi episodi (sempre insufficiente rispetto alla gravità dei fatti, lo ammettiamo) perché è proprio la collettiva coscienza civica del bene comune che comincia a vacillare sotto i colpi incessanti di questa amministrazione”.
“E quando anche gli uomini e le donne di cultura si adeguano all’andazzo corrente allora davvero le speranze di una società migliore cominciano a venir meno.
Perché fin quando sarà prevalente la mentalità che occorre essere vicini al potente di turno per potere ottenere qualcosa allora non avremo alcun futuro perché mentre il mondo cresce nella consapevolezza che le istituzioni devono essere a servizio dei cittadini, noi a Modica scivoliamo sempre più nel servilismo del mondo feudale”.