Scicli – Il quartiere San Giuseppe a Scicli è sempre più abbandonato a se stesso e l’amministrazione comunale se ne ricorda solo una volta all’anno, quando nel mese di marzo lo si addobba e si cerca di portarlo al suo antico splendore per ospitare la tradizionale e tanto attesa “Cavalcata di San Giuseppe”.
Un quartiere che in questi giorni è stato lo scenario di una carneficina di gatti randagi, che vivevano in questo storico quartiere, che qualcuno ha pensato bene di avvelenare.
E una nostra lettrice nelle scorse ci ha inviato una lettera in cui manifesta il suo rammarico per quanto successo e allo stesso tempo invita chi di dovere a non sottovalutare un problema che è noto a tutti, ma che continua a restare tra l’indifferenza di chi quel quartiere non lo vive giornalmente.
“A distanza di poche ore – si legge nella lettera – mi sono ritrovata a seppellire i due miei 2 gatti avvelenati insieme ai tanti felini randagi circa una trentina, che ormai abitavano in questo quartiere e tante persone si prendevano cura di loro nutrendoli giornalmente. Purtroppo però la cosa sarà sfuggita di mano a qualcuno e anziché contattare persone preposte a limitare il loro moltiplicarsi, intervenendo con apposite procedure legalizzate, ha invece ben pensato di ucciderli tutti nel giro di pochi giorni, avvelenandoli. Questa storia – continua la missiva –
non è anonima, né segreta, infatti molti erano a conoscenza della colonia felina presente in questo quartiere e del degrado in cui versa attualmente questo posto”.
Le tante segnalazioni fatte all’Amministrazione Comunale, purtroppo, sono cadute nel vuoto e il quartiere, molto popoloso e anche molto visitato dai turisti che dalle viuzze si recano ai Santuari del Calvario e della Croce è sempre più abbandonato.
Nella lettera, infatti, si denunciano altri problemi che dovrebbero essere risolti in maniera celere soprattutto con l’avvicinarsi della bella stagione.
“Con l’arrivo della primavera, le sterpaglie presenti nelle uniche vie d’accesso per raggiungere le proprie abitazioni sono riuscite ad ostruire il passaggio. Apprezzabile l’iniziativa di un gruppo di volontari che hanno ripulito qualche parte dell’ambiente, peccato però che le erbacce estirpate giacciono ancora dentro i sacchi di della spazzatura. Potremmo poi ancora parlare della famosa raccolta differenziata scrupolosamente rispettata dai “san giusippari” e il venerdì smaltita senza nessuna distinzione di plastica, carta, umido e vetro. A cosa serve differenziare la spazzatura dal lunedì al sabato se poi il venerdì viene concentrata tutta in un unico recipiente? E perché non rendere quest’area videosorvegliata. Dinanzi a tale indifferenza e leggerezza – conclude nella lettera la nostra lettrice – vorrei sottolineare che in questo posto vivono persone, famiglie e bambini che fuori dall’orario scolastico giocano fuori casa in un ambiente sporco, pericoloso, dimenticato e portato alla luce solo il 19 Marzo. Dinanzi alla negligenza di molti e all’ignoranza di tanti altri che credono di fare la cosa giusta intervenendo di propria iniziativa su questioni delicate c’è chi desidera fare presente che la Pubblica Amministrazione ha il dovere di tutelare i propri cittadini di qualunque quartiere facciano parte.
Dare delle risposte e prendere dei provvedimenti seri sulle sopracitate questioni è doveroso e indispensabile”.