Ragusa – Il Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale di Ragusa ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ragusa per smaltimento non autorizzato di rifiuti speciali, L. G., 55 anni, D.H., 61 anni, G.S., 60 anni, C. R., 48 anni, I. G., 60 anni e A.M.,56 anni.
Si tratta di titolari di aziende agricole che hanno commesso illeciti ambientali in contrada Sughero, in territorio di Santa Croce, in contrada Dirillo ad Acate, in contrada Menta a Ragusa e in contrada Anguilla, Berdia e Alcerito a Vittoria.
Altri 5 titolari di aziende agricole, operanti tutti nel territorio ipparino, che avevano di recente dismesso gli impianti serricoli ed accatastato i rifiuti nei propri terreni, sono stati formalmente diffidati a non procedere al loro abbandono o all’abbruciamento ed a smaltirli tramite ditte autorizzate.
Il servizio di contrasto alle “fumarole” è stato voluto dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, e sono coordinati dal Comandante Raffaele Falconieri.
Quest’anno la Polizia Provinciale sta facendo anche uso di droni, muniti di telecamera termica, capaci non solo di effettuare una precisa mappatura con rilievi video-fotografici delle aree maggiormente soggette al fenomeno, ma anche di individuare dall’alto ed a distanza le combustioni, sia di giorno che di notte.
L’attività di contrasto e di repressione nei confronti di chiunque continui ad incendiare rifiuti agricoli, sarà condotta senza sosta dalla Polizia Provinciale per tutto il periodo estivo, con servizi anche notturni.
Sempre in tema di dismissione di rifiuti, il responsabile del Nucleo Ambientale della Polizia Provinciale, Antonio Terribile, informa i titolari delle aziende agricole che, con D.D. n. 907 del 15 marzo 2021, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura ha emanato apposite misure fitosanitarie obbligatorie per contrastare la diffusione del virus “ToBRFV – Tomato brown rugose fruit virus” nei terreni e nelle aree ove venga confermata la presenza dell’organismo nocivo, prevedendo apposite prescrizioni per gli operatori agricoli individuati nell’allegato “A” dello stesso decreto.