Tiene banco in questi giorni in provincia di Ragusa il dibattito sulla individuazione da parte dei sindaci dei Comuni iblei di un sito al confine tra Modica, Ispica e Pozzallo per la realizzazione di una maxi discarica per lo smaltimento dei rifiuti.
Ad Ispica è intervenuto l’ex sindaco Pierenzo Muraglie tirato in ballo da quello attuale, Innocenzo Leontini. Muraglie accusa Leontini di conoscere poco le vicende della sua città e ribadisce come non sia vero che l’ex Amministrazione non si è opposta alla proposta. “Leontini può chiedere al sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna per acquisire conferme, eravamo seduti l’uno accanto all’altro” dichiara Muraglie che evidenzia come fino a quando c’è stata la sua Amministrazione il tema è stato sempre rinviato e mai nessuna decisione è stata assunta dall’Assemblea dei sindaci.
Al contrario, alla prima riunione alla quale ha partecipato Leontini, si è consumato lo strappo con gli altri sindaci e con le altre Amministrazioni e non si è riusciti ad ottenere nemmeno un semplice rinvio sulla votazione per avere così modo di acquisire il parere della Soprintendenza. Muraglie ricorda come già in passato un altro sito sia stato individuato ad Ispica per realizzare una discarica e come anche in quella occasione ci sia stata una forte opposizione.
Leontini con la sua esperienza avrebbe potuto sentire “sciauru d’imboscata” conclude Muraglie, ma così non è stato.
E sulla vicenda accuse piovono anche da Sinistra Italiana, per voce di Vito D’Antona, al sindaco di Modica, Ignazio Abbate. Già in passato era stato dato assenso da parte di Palazzo San Domenico alla individuazione di un’area in territorio modicano. D’Antona vuole sapere se si tratti della stessa area di cui ha parlato lo stesso Abbate lo scorso febbraio, individuata in c.da Zimmardo Bellamagna per la realizzazione di un impianto di biometano. D’Antona accusa di inerzia dell’Amministrazione quando si tratta di prendere decisioni importanti per la tutela del territorio.
“Abbate esibisca la documentazione, informi la città, dia conto del suo operato in questo anno e mezzo su quello che sta avvenendo nel campo dei rifiuti in provincia e i progetti avviati o programmati nella bellissima, quanto abitata contrada di Modica, per la quale la Soprintendenza, grazie ad una petizione dei cittadini e al sostegno del Sindaco di Pozzallo, ma di fronte al silenzio dell’amministrazione comunale di Modica, ha ribadito la propria competenza” chiede D’Antona che propone ai consiglieri di opposizione di chiedere una immediata convocazione di Consiglio Comunale urgente perché l’amministrazione riferisca pubblicamente.