RAGUSA – L’accesso alla sede della Banca Agricola Popolare di Ragusa avrebbe come scopo l’acquisizione di documenti dal gruppo dirigente dell’istituto di credito utili ad un’indagine promossa da alcuni clienti.
Qualche giorno fa, e’ stata la stessa Banca agricola popolare di Ragusa a comunicare di avere ricevuto una convocazione in audizione, da parte della Commissione parlamentare sul sistema bancario e finanziario, e di avere accolto con favore “l’invito formulato dall’onorevole Carla Ruocco”, presidentessa della commissione, “ritenendo questa nuova occasione un’importante opportunita’ di chiarezza e di confronto, com’e’ gia’ avvenuto nel recente passato allorquando Bapr ha partecipato a vari incontri istituzionali, tra cui alcuni tenutisi sin dal 2019 presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
L’istituto bancario nella nota sottolineava che “negli ultimi anni Bapr, oltre ad intraprendere varie iniziative, anche innovative, a beneficio dei quasi 20 mila soci della banca, ha mostrato ampia disponibilita’ al dialogo costruttivo nei confronti dei vari comitati di azionisti nel tempo costituitisi” e sosteneva che nonostante “tutte le azioni intraprese”, alcune “sparutissime frange di azionisti che, per il vero, non hanno mai voluto un confronto, tecnico e leale, con la Banca”, permanessero in “una conoscenza della normativa di settore parziale e non corretta”.
Ed e’ dalle denunce dei risparmiatori e sulla chiarezza della normativa sul riacquisto dei titoli, che si incentra l’inchiesta odierna.