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Parcheggi a Modica, la pezza è peggio del buco: ghetto nel centro storico e indipendenza di Marina

Sono meravigliosi e non finiscono mai di stupirci; anzi, se non ci fossero bisognerebbe inventarli.

Di chi stiamo parlando? Ma naturalmente dell’amministrazione comunale di Modica, a partire dal sindaco, e proseguendo con ciascuno dei componenti.

A confermarlo è l’ultima delibera con al quale si fissano tariffe e condizioni per gli abbonamenti per le zone blu a favore dei residenti nel centro storico. Stavolta si sono inventati gli “abbonamenti selettivi”; ovvero, se vivi in una via del centro puoi abbonarti, se vivi in un’altra no.

Se vivi in Corso Umberto tra il civico 1 (Piazza Corrado Rizzone) ed il civico 211 (Teatro Garibaldi )no; se vivi altrove, sì.

Una sorta di riedizione moderna delle liste di proscrizione o, meglio ancora, in ossequio alla imminente migrazione di Abbate e dei suoi sodali a Fratelli d’Italia (a proposito pagheremmo per potere entrare nei pensieri del consigliere Cavallino…), la riedizione di un ghetto, all’interno del quale, se ci vivi, non hai diritti, ma solo doveri, nei confronti del Comune.

Che poi, atteso che il detto per il quale spesso la pezza è peggio del buco, mai come stavolta si sta dimostrando azzeccato, anche nei giorni scorsi, in silenzio, hanno continuato ad inanellare modifiche su modifiche al regolamento, alle delibere che dovevano essere cristallizzate prima della gara, essendo esse stesse parte del condizioni di gara, persino al regolamento, grazie ad un dirigente che ad oggi ha firmato tutto ed il contrario di tutto, e ad una giunta nella quale sono proprio i due principali azionisti ( e non è un termine casuale…), Abbate e Lorefice, a fare il bello ed il cattivo tempo, in assenza di qualsiasi strumento di controllo e di qualsiasi rilievo da parte delle autorità competenti.

Dicevamo delle “note a margine” che, da sole, meriterebbero una pernacchia; ad esempio se acquisti un ticket per il parcheggio a Modica di 3 ore, ma poi, per esigenze personali o di lavoro, sei costrettoa recarti a Marina di Modica, lo stesso ticket non è valido finoa scadenza, ma ne devi fare uno nuovo perché, si sono inventati “Marina di Modica avendo altri orari ed altre tariffe” non è assimilabile all’area urbana.

In buona sostanza, hanno proclamato l’indipendenza di Marina che, dopo le proprie zone blu, si prepara a battere moneta propria ed a varare le prime libere elezioni della storia per l’elezione del primo sindaco, in un inedito testa a testa tra gli storici alfieri Giunta (direttamente dal bar tabacchi) e Fiore (dell’omonima gelateria), i quali, da persone intelligenti, non se ne avranno se li abbiamo messi in mezzo per accentuare l’assurdità di alcune decisioni.

Il risultato, che non cambia, è che una famiglia se vuole passare una giornata a mare, facciamo 6 ore per non rischiare insolazioni, non avendo alcuna opportunità di trovare posti non a pagamento, sarà costretta a pagare per il solo parcheggio più di quanto gli costerà un ombrellone al mare.

Siamo sicuri che questa genialata aiuterà i commercianti e i lidi di Marina?

Nel frattempo, in attesa delle risposte, porgiamo un caloroso saluto a quanti abitano nelle zone interdette agli abbonamenti nel centro storico; fatevi un esame di coscienza per scoprire il motivo per il quale avete fatto così incazzare l’accoppiata Abbate-Lorefice e datevi una risposta.Non perdete però le speranze: potrebbe trattarsi della solita mossa per la quale si fa scoppiare la protesta e poi la si affida al “sindaco risolutore” che con l’ennesimo colpo di penna (tanto che problema c’è se legittimo o no), risolverà il contenzioso a favore dei cittadini, rafforzando la sua aurea da paladino.

Sempre nell’attesa che il consigliere Cavallino inizi il porta a porta per sostenere l’elezione a Palermo di Abbate nelle file di fratelli d’Italia.

E lì sì ci sarà da scrivere e da ridere.

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  • Io credo che nell'elaborare giudizi e valutazioni su problemi come questo, occorrerebbe,tenere costantemente presente lo scopo che il legislatore si pose nella istituzione delle strisce bleu. Ed ancora di aggiungere alle critiche le alternative sul come disciplinare l'utilizzo di stalli che sono infinitamente insufficienti rispetto alla potenziale richiesta

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Gianni Contino