Le “resistenze” dello scultore di origine pozzallese Josè Angelino dal 26 giugno a Palazzo Collicola di Spoleto

Con il suo progetto artistico coniuga vetro, corrente, luce, spazio e movimento

Spoleto – Da oggi fino al 26 settembre il giovane artista di origine pozzallese espone in uno dei Palazzi più prestigiosi di Spoleto. In catalogo è presentato da Davide Silvioli.

Il lavoro di José Angelino indaga i rapporti complessi che intercorrono fra le componenti elementari della natura, da un’angolazione tesa a sperimentarne le possibilità estetiche. Luce, corrente, onde sonore, vibrazioni, temperatura sono le variabili tramite cui l’artista approfondisce i nessi di azione e reazione, alla base delle sue opere, insistendo sulle conseguenti modalità di relazione, comprendendone le anomalie e impostando, sempre, un legame simbiotico con lo spazio circostante.

Egli, così, articola un linguaggio in grado di valutare gli archetipi dei fenomeni naturali, sondandone le regole costitutive irriducibili.

Nell’ambito della ricerca di Angelino, caratterizzata dall’adozione di procedimenti che –in parte –esulano dal suo stesso controllo, Resistenze è assimilabile a un unico intervento interdisciplinare, interdetto fra arte e scienza.

Dislocato in diverse aree di Palazzo Collicola, si tratta di un progetto specificatamente concepito per configurarsi all’interno di precisi ambienti del museo, compresi fra il Piano Nobile e l’esterno, idealmente attraversati da una medesima installazione.“

Palazzo Collicola -Spoleto

L’artista–scriveDavideSilvioli– approfondendo ulteriormente lo studio di proprietà fisiche legate all’elettromagnetismo e ai flussi naturali di energia, fulcro della sua ricerca, ha strutturato un’operazione essenziale negli strumenti narrativi–vetro, corrente, luce, spazio,movimento–ma problematica nelle implicazioni scientifiche e nei risvolti simbolici.

Difatti, il titolo dell’esposizione trae origine da un tentativo metaforico di simmetria fra la grandezza fisica della resistenza elettrica e la condizione empirica dell’esistenza umana, fra il comportamento degli elettroni e i modi d’interazione degli individui, in un contesto di sinergia”.

“La mia ricerca –dichiara Josè Angelino – è sempre protesa ad analizzare la realtà come il frutto di un’interferenza di elementi che abitano lo stesso luogo e lo stesso tempo. Dall’obbligata condivisione dello stesso spazio disponibile si crea una condizione di coesistenza, un equilibrio forzato, che ci lascia intravedere il complesso e delicato equilibrio tra la necessitàdi esistenza e l’individualità”.

Resistenze , un progetto site-specific di Josè Angelino in collaborazione con la Fondazione Carla Fendi e con Mahler & LeWitt Studios. Tutte le opere in mostra sono courtesy della Galleria Alessandra Bonomo.

L’evento costituisce il primo appuntamento di un ciclo di esposizioni dal titolo Collicola Project Room(s), a cura di Davide Silvioli e dedicate ad artisti emergenti.

José Angelino (Ragusa, 1977) vive e lavora a Roma. Nel 2013, ottiene il Premio per le Arti Visive della Fondazione Toti Scialoja. Nel 2014, ha partecipato alla grande rassegna internazionale European Glass Experience, promossa dal Consorzio Promovetro di Murano, come progetto itinerante nei maggiori musei del vetro. Nel 2016, gli viene riconosciuto il premio “Arte Fiera 40”, in occasione dei 40 anni della fiera di Bologna e nel 2017 il premio “Artribune”nell’ambito del festival NEXST di Torino.

Tra le mostre più significative si menzionano: ”Real Utopias” Manifesta 13 Marseille, “INSIEME” Mura Aureliane Roma,“Sometimes It Leaps Forth” Seen Antwerpen,“Corteggiamenti” Galleria Alessandra Bonomo, “cinque mostre” American Academy in Rome, “Artefiera 40” Pinacoteca di Bologna, ”Swing” galleria Alessandra Bonomo Roma, “There Is No Place Like Home” Roma, NEXST FestivalTorino, Fljotstunga Islanda, Accesa” Palazzo Parissi Monteprandone, Lunghezze d’onda” Palazzo Sforza Cesarini Genzano a cura di Giovanna Dalla Chiesa , Domaine Sigalas, Baxes Santorini, Greece, Museu do Vidro da Marinha Grande, Real Fábrica de Vidrio de la Granja Segovia, Museo del Vetro Murano, “Confini Apparenti” Intragallery Napoli, “519+40 “ Fondazione Pastificio Cerere Roma, “Siderare“ Forte Portuense Fondazione Volume Roma , “Unisono” Temple University Roma, “ho qualcosa da dire…ho qualcosa da fare” Ex Mattatoio di Testaccio Roma.

Davide Silvioli, Galleria Alessandra Bonomo

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