Ragusa – Dall’inglese all’anglo-americano, dal francese al tedesco allo spagnolo. Passando per l’arabo e il giapponese.
Sono alcune delle lingue, triennalizzabili ma anche biennalizzabili, che anche per la prossima stagione accademica saranno insegnate nella struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania operativa tramite il Consorzio universitario ibleo.
Lo comunica il presidente del Cui, Pinuccio Lavima, sottolineando che il “primo passo, nella definizione dei programmi del prossimo anno, è di consolidare l’esistente, che non è affatto scontato, puntando ad esaltare ancora di più le eccellenze finora espresse.
Attraverso i corsi di laurea triennale e i corsi di laurea della specialistica, cercheremo di attirare in maniera sempre crescente l’attenzione degli studenti interessati ad approfondire questo percorso affinché, nella speranza di un ritorno in presenza sempre più costante, l’Università della nostra provincia possa ulteriormente arricchire le proprie relazioni facendo incontrare esperienze di studio e di vita. La presenza di questa facoltà, come è stato più volte sottolineato, si ricollega alla necessità di ricevere e costruire relazioni tra i popoli frontieraschi, come aveva sognato il nostro Giorgio La Pira”.
E’ interessante anche confrontarsi sui numeri che hanno interessato l’Università di Ragusa in quest’ultimo anno e che sono stati forniti dal presidente della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania, prof. Santo Burgio.
“I nostri iscritti – sottolinea Lavima – al momento sono 1.100 circa. Se contiamo le prossime sessioni di laurea e i nuovi iscritti a settembre la proiezione per il 2022 è di circa 1.300 iscritti. Quindi, siamo in costante aumento. Le lingue che insegniamo sono 8. Molto interessante è anche la provenienza degli studenti: per il 40% dalla provincia di Catania, per il 35 da Ragusa e provincia, il resto Siracusa e le altre province siciliane. Un dato che deve spingerci a potenziare ulteriormente l’offerta in questo ambito”. Lavima, altresì, evidenzia che si sta operando per attivare le novità annunciate nei giorni scorsi e che “contemplano la creazione di percorsi di studio attinenti alle altre vocazioni del nostro territorio. Ma occorrerà attendere ancora un altro po’ – aggiunge – prima che si possa avere l’ufficializzazione di alcune novità che andrebbero ad ampliare la nostra offerta, rilanciando le potenzialità del Consorzio universitario ragusano”.