Vittoria – “Era il luglio del 2019, cioè più di due anni fa, quando, sfruttando un grande clamore mediatico, l’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, fu il protagonista di un sopralluogo, con la Commissione straordinaria di Vittoria, destinato ad affrontare la delicata questione della soppressione dei passaggi a livello che cinturano la città.
Fu spiegato, in quella occasione, che per la città di Vittoria era prevista la soppressione del passaggio a livello vicino alla Fontana della Pace anche se l’assessore Falcone si era reso disponibile a valutare, laddove la progettualità lo consentisse, anche la soppressone di altri passaggi a livello.
Bene, a distanza di due anni non un solo passo in avanti è stato compiuto verso la definizione di quella ipotesi progettuale. Insomma, non se n’è saputo più niente.
I passaggi a livello sono ancora là e costituiscono una vera e propria croce da sopportare per tutti i cittadini”.
E’ quanto denuncia il segretario dell’associazione Reset, Alessandro Mugnas, chiedendo lumi su un iter che avrebbe dovuto essere al di là da venire, almeno secondo le rassicurazioni del tempo provenienti da palazzo Iacono, e che invece sembra essere rimasto lettera morta.
“In quell’occasione – prosegue ancora Mugnas – ci fu detto che il Comune aveva acquisito lo studio di fattibilità elaborato da Rfi e che, dopo un incontro con la società ferroviaria, al fine di verificare i vari passaggi che consentiranno di giungere alla redazione del progetto esecutivo, si sarebbe compiuto un importante passo in avanti lungo la direzione prospettata. Nel corso dell’incontro si era pure valutata la possibilità di individuare una soluzione che permettesse, nell’immediato, di bypassare il passaggio a livello della Fontana della Pace: a tal fine, assieme all’assessore regionale e al sindaco di Comiso, presente per l’occasione, era stato effettuato un sopralluogo nella strada che consente di aggirare i binari”.
“ L’immediato, prosegue Reset, che dura da più di due anni ci ha fatto rimanere così, senza alcuna prospettiva per il futuro su una questione di fondamentale importanza. I vittoriesi chiedono l’attivazione di quella procedura necessaria a bypassare la tratta ferrata che circonda e che isola, quando le sbarre dei passaggi a livello sono abbassate, l’intera città di Vittoria. Occorre darsi una svegliata”, conclude la nota di Reset.