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Covid: da lunedì la Sicilia passa in zona “Gialla” da domani Vittoria e Comiso in “Arancione”

Confcommercio di Ragusa: ” Una decisione che si ripercuote in modo pesante sull’attività di pubblici esercizi”

Ragusa – Mentre da lunedì la Sicilia sarà la prima regione italiana a tornare in zona “Gialla”, in provincia di Ragusa, Vittoria e Comiso, passano in zona “Arancione”.

È questo in sintesi il contenuto dell’ordinanza numero 86 firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci, che di fatto cambia i colori ai due comuni ipparini che vanno a far compagnia a Niscemi in provincia di Caltanissetta e a Barrafranca nella provincia di Enna.

L’ordinanza sarà in vigore da domani e durerà fino al 6 settembre e dovrebbe servire a contenere i contagi nelle quattro città, dove gli aumenti salgono giornalmente in maniera esponenziale.

Ma cosa cambia da domani nelle città che entreranno in zona “Arancione”?

Si torna all’utilizzo della mascherina obbligatoriamente anche all’aperto.

Per quanto riguarda gli spostamenti, i possessori di green pass potranno spostarsi liberamente anche negli altri comuni dalle 5 alle 22, mentre chi non possiede il green pass potrà spostarsi sempre dalle 5 alle 22 ma solo all’interno del comune di residenza, salvo per comprovate esigenze di lavoro o di salute.

Alle 22 torna il coprifuoco.

I negozi possono rimanere aperti, compreso parrucchieri ed estetisti,mentre i centri commerciali resteranno chiusi nei weekend.

I ristoranti e i bar resteranno chiusi, ma potranno lavorare con il servizio a domicilio h 24.

I bar possono fare asporto fino alle 18,mentre i ristoranti potranno farlo fino alle 22.

I matrimoni civili e religioni possono essere celebrati, ma sono vietati banchetti e le feste anche se si è in possesso di green pass.

Teatri, cinema, musei, luoghi di spettacolo sia al chiuso, sia all’aperto resteranno chiusi e saranno sospesi tutti gli spettacoli e le rassegne in corso.

I centri scommesse resteranno chiusi.

Per quanto riguardo lo sport, è consentita l’attività sportiva di base all’aperto nel rispetto delle norme di distanziamento senza alcun assembramento e senza l’utilizzo degli spogliatoi.

Palestre,piscine e centri benessere resteranno chiuse, tranne per l’erogazione di prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e terapeutiche.

Possono allenarsi gli atleti professionisti e dilettanti che devono partecipare a competizioni di rilevanza nazionale riconosciute dal CONI.

Ma Confcommercio Ragusa esprime tutto il suo dissenso alla decisione del Presidente Musumeci. In una nota Manenti scrive: . “Una decisione che, di fatto – aggiunge Manenti – si ripercuote in modo pesante sull’attività di pubblici esercizi e di locali della ristorazione che, adesso, si trovano a dovere gestire il ritorno di un incubo quando sembrava, invece, che la stagione estiva potesse in qualche modo volgere al termine. Come associazione di categoria, è vero, ci stiamo attivando per richiedere procedure che non creino disastri economici e faremo richiesta per fare mantenere le attività ricettive aperte per gli avventori muniti di Green pass. Ma tutto ciò dipende sempre dalle decisioni del Governo regionale. Non ci sono dubbi.

I titolari dei locali presenti nelle due città nel giro di un’ora si sono visti cadere il cielo addosso: come faranno con i dipendenti che avevano già assunto a contratto sino alla fine della stagione? Chi li pagherà? E con le scorte che avevano messo in magazzino? Chi rimborserà queste spese. E’ una situazione molto pesante. E un’ordinanza non poteva non tenere conto anche di questi aspetti”.

“Poi – aggiunge Manenti – c’è tutta un’altra questione che ha a che vedere con la responsabilità degli avventori che si è decisamente abbassata. Nessuno più, in pratica, utilizza la mascherina. E quando ci sono richieste in tal senso, da parte dei titolari del locale, ti guardano storto. Ora ci saranno controlli e verifiche per fare rispettare i dettami dell’ordinanza mentre altrove si continuerà ad andare avanti come se nulla fosse.

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Redazione