Modica – L’ex consigliere Vito D’Antona ed esponente di Sinistra Italiana non si rassegna e non accetta che l’Amministrazione Comunale non abbia messo a disposizione dei cittadini la risposta del Comune di Modica alla Corte dei Conti, concernente la rimodulazione del Piano di riequilibrio.
Per questo motivo, in un comunicato Vito D’Antona annuncia che si è rivolto all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, massimo organismo nazionale di vigilanza sull’applicazione delle disposizioni di legge sulla trasparenza e sull’accesso agli atti nelle pubbliche amministrazioni.
“Non abbiamo, infatti, condiviso il riferimento del Comune ad una legge di oltre trent’anni fa per rinviare nel tempo il rilascio di normalissimi documenti contabili, legge superata da più recenti norme sulla trasparenza e sull’accesso agli atti da parte dei cittadini”.
Basti pensare, scrive D’Antona, che l’ordinanza della Corte dei Conti, rivolta a chiedere a maggio al Comune dati aggiornati e documenti recenti, è stata pubblicata nel sito della stessa Corte; per la risposta del Comune, invece, si è deciso di non divulgarla.
Per D’Antona “non è ammissibile che un Sindaco non fornisca la documentazione sull’attuazione del Piano, rifiutata perfino ai Consiglieri Comunali, che per legge sono riconosciuti come gli unici soggetti ai quali la legge affida il compito di approvare il Piano di riequilibrio”.
Il rappresentante di Sinistra Italiana, riferisce poi che durante il dibattito nell’ultima riunione del Consiglio Comunale, “l’Assessore al Bilancio, già Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, già esperto finanziario, ha tentato di sminuire la portata della richiesta della Corte dei Conti, lamentando che “ .. si è alzato un gran polverone .. “ e affermando che “Si tratta .. di atti che si attendevano già da tempo”. D’antona , infine, ribadisce ancora una volta che il Piano di riequilibrio per evitare il dissesto non è un affare privato dell’amministrazione, ma una questione che riguarda tutta la città.
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Oramai occorre aspettare novembre quando questo sindaco si dovrà dimettere se vorrà presentarsi alle prossime regionali. In ogni caso dopo scoppierà il bubbone! La domanda è : i cittadini modicani sapranno in coscienza addebitare a questo sindaco il disastro finanziario che a breve la città dovrà affrontare?