La morte dell’avv. Nino Galfo ci ha tanto rattristato.
Lo ricordiamo con profondo affetto perché è stato un gentiluomo di grande affabilità e di grande modestia, sempre cordiale con tutti coloro, e sono stati tantissimi, con i quali è entrato in contatto.
E’ stato un professionista serio e preparato, ha indossato la toga con grande dignità ed è stato di esempio ai colleghi per la sua serietà e lealtà perché aveva del ruolo dell’avvocato un’alta considerazione.
In tantissimi gli hanno voluto un gran bene per il suo modo di essere amico, disponibile ed affabile con tutti.
Chi non lo ricorda lungo il Corso Umberto di Modica con il suo passeggiare lento e dinoccolato sempre pronto a salutare per primo chiunque incontrava e a scambiare una battuta simpatica ed affabile.
Chiunque dei colleghi, giovani o anziani, lo incontrava nei corridoi o nelle aule del Tribunale manifestava nei suoi confronti una grande stima e un grande rispetto ricevendo in cambio un saluto affettuoso e un sorriso sornione sì da attirare su di sé, come uomo e come professionista, una considerazione sempre più alta.
E’ stato un grande amico.
L’ho conosciuto nella aule del Tribunale di Modica, io giovane praticante e lui avvocato affermato, e da subito ne è nata un’amicizia speciale.
E’ stato un padre premuroso, affettuoso ed orgoglioso dei propri figli che ha avviato alla professione trasmettendo loro i principi e i valori del nobile ruolo dell’avvocato e il rispetto per i colleghi e per i clienti che per lui diventavano sempre e subito “amici” e delle preoccupazione dei quali si faceva sempre carico con grande disponibilità e grande impegno.
Mi ha voluto bene, così come ha voluto bene ai tanti colleghi e ai tantissimi amici e tutti gliene abbiamo voluto.
Carmelo Ruta