Ragusa, meno consumi per la ristorazione, Confcommercio ” ecco cosa è cambiato da aprile “
Risultati terrificanti emersi dalla quinta edizione dell’indagine di Bankitalia sulle famiglie italiane
RAGUSA- Secondo le statistiche “I comportamenti di consumo restano condizionati dall’emergenza sanitaria ed è ancora elevata (circa 80% come nella rilevazione precedente) la quota di famiglie che dichiarano di aver ridotto le spese per servizi di alberghi, bar e ristoranti e di aver fatto meno frequentemente acquisti in negozi di abbigliamento rispetto al periodo precedente la pandemia.
Sette famiglie su dieci riportano una minore spesa per i servizi di cura della persona. La contrazione interessa anche i nuclei che arrivano con facilità alla fine del mese, per i quali pesano soprattutto le misure di contenimento ancora in vigore al momento dell’intervista e la paura del contagio
Per quanto riguarda la situazione in provincia di Ragusa , emerge che una famiglia su tre , avrebbero mantenuto invariate le spese per beni non durevoli e servizi nei successivi tre mesi, mentre un quarto le avrebbe ridotte. E il calo dei consumi avrebbe riguardato per di più, anche parte di coloro che si aspettano un incremento di reddito nel 2021.
A confermare le statistiche , il presidente provinciale Gianluca Manenti “tra i settori più colpiti la ristorazione “
Un settore che ha visto in estate la luce in fondo al tunnel grazie ai turismi e alle riaperture .
Se il quadro sanitario evolverà positivamente, con il progredire della campagna vaccinale non solo a livello nazionale ma anche internazionale, l’obiettivo di riportare la ristorazione ai livelli di fatturato dell’estate 2019 sarà a portata di mano ma solo nel 2023. A determinare un ulteriore ritardo nel ritorno dei fatturati del comparto ai livelli preCovid è anche la lenta ripresa del turismo internazionale.