Ieri si è riunita la Commissione sanità alla Regione e fra i punti all’ordine del giorno ce n’era uno molto importante per la provincia di Ragusa ovvero l’organico dei pronto soccorso. Un problema molto sentito, di cui ci siamo spesso occupati, perché la carenza di medici nelle discipline di emergenza, mette sotto pressione il sistema sanitario.
Lo sa bene il direttore generale dell’Asp di Ragusa Angelo Aliquò che, di buon ora, si è recato a Palermo, certo di incontrare l’Assessore Ruggero Razza.
Peccato che, lo stesso, pur essendo presente in commissione, proprio nel momento in cui doveva affrontare la delicata vicenda, si è assentato.
A renderlo noto i deputati regionali Stefania Campo e Nello Dipasquale, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, che erano presenti in commissione e che, hanno definito “inconcepibile” , la decisione del giovane assessore regionale alla sanità.
A dire loro, la mancata partecipazione alla seduta della commissione, sarebbe dovuta, lèggiamo testualmente nella nota, ad un “disinteresse esplicito” di Razza in merito alla vicenda. Noi, ipotizziamo che, in realtà, l’Assessore non volesse incontrare il manager Aliquò con il quale, proprio qualche tempo fa, aveva avuto uno scambio di vedute, su questo argomento.
Il risentimento di Ruggero Razza
In particolare, l‘assessore si era risentito delle polemiche sollevate dall’architetto Aliquò, facendo sottintendere che i panni sporchi si lavano in casa e che non c’era bisogno di sollevare tutto quel polverone facendo un appello pubblico per lamentarsi della situazione. Inoltre, Razza, ha anche provato a rimbalzare le responsabilità, dicendo che non è certo un problema solo della Sicilia ma di tutta Italia e che dovrebbe essere il Governo Nazionale ad intervenire per sbloccare la situazione.
Le accuse all’Assessore di Dipasquale (Pd) e Campo (5S)
Insomma, le solite beghe personali che, non aiutano certo a risolvere la situazione che, come spiegano, la Campo e Dipasquale, è davvero disastrosa. “Nei tre Pronto Soccorso della provincia iblea risultano operativi soltanto 16 medici sui 50 previsti, e nei 4 PTE 12 medici sui 20 previsti: un numero quindi drammaticamente insufficiente. E altrettanto accade nelle terapie intensive, dove su 61 medici anestesisti previsti nella dotazione organica, oggi ne sono presenti 35, di cui solo 31 completamente abili al servizio, e a gennaio saranno addirittura a 29. Basterebbero questi dati per comprendere la situazione disastrosa della sanità iblea, che poi si traduce nei ritardi e nelle lamentele degli utenti e troppo volte anche nelle ingiustificate reazioni violente. E’ evidente, concludono i due deputati iblei, come questo tipo di problematica imponga una scelta politica, quindi non possiamo che investire la commissione di una apposita risoluzione affinché sia la commissione stessa, visto che l’assessore Razza non se n’è voluto assumere la responsabilità politica”
Ma ci chiediamo è davvero solo colpa dell’assessore Razza se questo incontro è saltato o a volte bisogna anche comprendere che ci sono dei passaggi da fare prima di diffondere un comunicato che, come abbiamo già sottolineato, mirava solo a far rimbalzare le responsabilità su altri? Forse Razza non ha gradito.
Certo, dall’altro canto, comprendiamo la giovane età dell’assessore e l’ esuberanza tipica di chi ha ancora tanto da imparare, ma certi comportamenti, non sono proprio consoni ad un assessore, anche perché, lasciano adito a commenti come quelli dei deputati Dipasquale e Campo che lo accusano di “avere paura di non avere soluzioni concrete e immediatamente disponibili, e quindi preferisce rinviare all’infinito.”
Quali soluzioni per coprire i posti vacanti?
Loro, invece, sembrano averle queste soluzioni, e le elencano nel comunicato: consentire almeno nei Pronto Soccorso gli accessi senza specializzazione ai medici che si sentano in grado di lavorare in un pronto soccorso; differenziare le retribuzioni per coloro che sono disponibili a prestare il proprio servizio nelle “periferie”; ridistribuire i medici delle aree di emergenza e riequilibrare il sistema di remunerazione delle prestazioni aggiuntive.
Facile, più a dirsi che a farsi, ma si sa chi è all’opposizione ha sempre le soluzioni giuste, peccato che poi quando si arriva al Governo, le belle idee lasciano il posto ad altre cose più importanti da gestire.
Intanto, i due deputati non demordono e chiedono, una nuova urgente riconvocazione della Commissione. Consigliamo loro però di lasciare almeno per questa volta a casa il manager Aliquò, chissà magari l’Assessore Razza non avrà urgenza di assentarsi.
Vito D’Antona ( Sinistra Italiana) sconcertato chiede convocazione Consiglio Comunale
Sulla questione interviene anche l’ex consigliere Vito D’Antona, rappresentante di Sinistra Italiana il quale definisce l’assenza di Razza : “un fatto politico gravissimo che dimostra l’indifferenza e l’assenza di rispetto per l’utenza e per il personale sanitario anche della città di Modica da parte del governo di centrodestra di Musumeci e dei suoi alleati”. “E’ inammissibile – prosegue D’Antona – che di fronte alla grave situazione che vive il Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica, con il sottodimensionamento del personale, i sacrifici che continua a fare il poco personale rimasto, le lunghe file dei pazienti, le visite all’utenza con un tempo che arriva anche fino ad otto ore dall’ingresso al reparto, con persone anziane costrette a rimanere su una sedia o su una barella per diversi giorni, il responsabile della sanità in Sicilia, al quale spettano le soluzioni, non si presenti neppure per discutere”.
Poi Vito D’Antona, aggiunge: “agli utenti e al personale interessa che si renda degno di un paese civile il servizio indispensabile e di emergenza del Pronto Soccorso di Modica. Diventa sempre più urgente la convocazione del Consiglio Comunale di Modica, come richiesto già da giorni da Sinistra Italiana, affinché si faccia sentire la voce dell’intera città”.
Mariacarmela Torchi