Violenza sulle donne, Scavone in Sicilia: “Nuovi finanziamenti per 31 case di accoglienza”
Quasi 900 mila euro alle case di accoglienza a indirizzo segreto in Sicilia. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra domani, il governo Musumeci manifesta il proprio impegno concreto per potenziare gli strumenti in difesa delle donne vittime di abusi e per promuovere il loro reinserimento sociale e forme di indipendenza economica.
È stato appena pubblicato sul sito internet del dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali il decreto che ripartisce oltre 892 mila euro del bilancio regionale destinati alla gestione e all’implementazione di nuovi servizi delle case di accoglienza a indirizzo segreto e strutture di ospitalità in emergenza.
Saranno 31 gli enti che beneficeranno di questi contributi e l’elenco è consultabile al seguente link https://www.regione.sicilia.it/istituzioni/servizi-informativi/decreti-e-direttive/impegno-somme-ddg-n309-07042020-avviso-pubblico-l-erogazione-contributi-finalizzati-alla-gestione-ed-all-implementazione-nuovi-servizi-case
«Il governo Musumeci – sottolinea l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali, Antonio Scavone ( nella foto di copertina) – sta portando avanti numerose misure a sostegno delle donne vittime di abusi, con interventi concreti per il loro ricovero immediato in casi di particolare emergenza. Oggi abbiamo in Sicilia 21 centri antiviolenza, 37 strutture a indirizzo segreto e 31 sportelli di ascolto. L’istituzione della cabina di regia, prevista dalla legge regionale per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere, è già alla firma del presidente della Regione. Questa importante struttura interistituzionale sarà presieduta dall’assessore regionale per la Famiglia e le Politiche sociali, mentre i componenti saranno gli assessori regionali all’Istruzione e alla Salute, i presidenti dell’Anci regionale e dell’Asael, la consigliera regionale di parità e la rappresentante del Forum regionale permanente contro le violenze di genere».
Antonio Schiavone, assessorato alla famiglia, centri antiviolenza