Vittoria – Il derby di Promozione Club Calcio Vittoria – Calcio Scicli si gioca regolarmente al “Gianni Cosimo” di Vittoria, ma ancora una volta senza la presenza di pubblico sugli spalti.
La mancata convocazione della commissione che doveva accordare alla dirigenza biancorossa la totale fruizione della struttura, ha praticamente vanificato tutto il lavoro e i sacrifici di tante persone che stanno facendo di tutto per riportare il calcio nella città ipparina.
Ieri in conferenza stampa la dirigenza biancorossa ha voluto manifestare pubblicamente la delusione di una squadra e di una città che si sente abbandonata, ma che continuerà a tenere duro e non mollare proprio ora che il primo obiettivo è praticamente raggiunto, ma è anche vero che la pazienza ha un limite.
Chiaro che per i dirigenti vittoriesi il derby di domani passa quasi in secondo piano
“Noi vorremmo parlare solo ed esclusivamente di calcio giocato – dichiara il team manager Stefano Frasca – e invece siamo costretti ancora una volta a parlare di ciò che stiamo vivendo. La nostra società sta vivendo solo del sostegno dei nostri amici sponsor, grazie anche alla collaborazione di Polizzi e Fernandez. La mancanza di incassi è una mancanza considerevole, se pensiamo a quante partite siamo stati costretti a giocare a porte chiuse. Abbiamo fatto lunghi pellegrinaggi nel territorio ragusano, per cercare un campo di gioco, abbiamo mandato email al Commissario di Polizia, al Prefetto, al Comune di Comiso. Non c’è stato verso di trovare un campo di gioco. Allora mi chiedo se diamo fastidio a qualcuno, se per caso ci siamo comportati male con qualcuno. A oggi – continua – ci troviamo con uno stadio in cui è impossibile giocare a porte aperte. Noi, dall’inizio di questa avventura, ci siamo sempre presi tutte le nostre responsabilità, lavorando sodo, impegnandoci tutti i giorni e togliendo tempo alle nostre famiglie, per recuperare e inviare tutta la documentazione necessaria per l’agibilità dello stadio. Lo stadio “Gianni Cosimo” ci è stato consegnato in data 10/11/2021, con una disponibilità temporanea, ovvero fino alla fine campionato. Tutto ciò evidenzia che il nostro impegno parte solo dalla voglia di far tornare il calcio nella nostra città. Ci sentiamo abbandonati a noi stessi, perché nessuno ci sta dando una mano. E per mano non intendiamo un aiuto economico, in quanto non abbiamo mai chiesto soldi a nessuno. Per mano intendiamo un incontro, un modo per poter avere tutto in regola, per poter giocare in serenità, a porte aperte. Da più di due settimane chiediamo un incontro con la Commissione. Sappiamo i tempi burocratici, che a volte sono lunghi, ma ci è stato fornito un verbale, sempre dalla Commissione, che parla di mancanza di agibilità dalle ore 10 del giorno 28/03/2017, con annessi tutti i punti per avere l’agibilità. La nostra risposta è stata immediata, chiamando tecnici, ingegneri, per poter fare il possibile per l’agibilità, come l’impianto antincendio, il collaudo della struttura e il pagamento di tutte le fatture. Con il costo di tutti questi documenti avremmo avuto la possibilità di fare la Serie D. La nostra amarezza e delusione sono fondate e giustificate. La squadra deve essere sostenuta, avendo i mezzi necessari, perché è la prima squadra della città, ma occorre avere i mezzi adeguati e le condizioni giuste. La Commissione inoltre ci ha risposto alla nostra richiesta di un incontro, dicendo di presentarci venerdì della prossima settimana. Venerdì della prossima settimana è tardi, vogliamo una risposta subito, cosa dobbiamo aspettare ancora?”