Quanto accaduto alla giornalista Greta Beccaglia durante una diretta TV per documentare la partita Empoli- Fiorentina, sicuramente non riguarda il ragusano, ma riguarda l’intero paese, riguarda ogni donna, e uomo, riguarda la sensibilità di ognuno di noi.
Solo pochi giorni fa “festeggiavamo ” la giornata internazionale della violenza sulle donne, una ricorrenza che a dirla tutta non dovrebbe nemmeno esistere , ma purtroppo c’è è questo fa già capire quanto l’umanità possa essere vomitevole.
“Mi sono anche sentita in colpa – ha aggiunto la reporter -. Mi sono detta che quei jeans non dovevo metterli, che non dovevo andare dove escono i tifosi. Mi sono anche chiesta se avevo qualcosa di sbagliato”.
La reazione immediata “aiutatemi a trovarlo”, è servita a elaborare il disagio della situazione: Beccaglia lo ha fatto condividendo il video affinché quella persona fosse identificata così da denunciarla, soprattutto alla luce delle indagini che la polizia sta già svolgendo. “Mi hanno trattata come un palo da prendere a calci per sfogarsi – ha ammesso al Corriere della Sera -“.
Purtroppo non c’è giustificazione a cosa indossi, al tuo viso se può essere carino o meno, si tratta della poca valorizzazione che l’uomo ha della donna.
E chiamarlo uomo è anche fin troppo.
Ti toccano ovunque, ti sfiorano il fondoschiena in metro, in tram, mentre cammini per strada .
Succede a tua figlia, a tua moglie, alla tua compagna, a tua madre.
Succede a tutte, sempre. E questo dovrebbe farci preoccupare.
Succede anche che la giornalista viene “molestata” in diretta tv e il conduttore in studio sa solo esclamare un povero ” NON TE LA PRENDERE”
Già, perché oltre a subire dovremmo pure farci una risata, magari pensare “che bello, sono desiderata”, perché la gravità non sta solo nel maschio che palpeggia , ma anche nel maschio che minimizza; e allora mi auguro che semmai il conduttore Giorgio Micheletti venisse licenziato, non deve fare altro che riderci su e non prendersela.