Clamoroso: “Il colonello Gagliano non è morto di Covid” la denuncia del suo amico l’avvocato Rossini (VIDEO)
Solo qualche giorno fa la notizia del decesso del colonello Salvo Gagliano, aveva scosso quanti lo conoscevano.
Persona stimata, si era distinto sin da giovanissimo per le sue doti professionali e umane.
Aveva solo 57 anni , comandante del reparto operativo del comando provinciale carabinieri Lecce, poi comandante provinciale a Ragusa, aveva un importante curriculum alle spalle.
Il covid però non gli ha lasciato scampo, a contribuire anche un’altra patologia di cui era affetto.
Cosi fino ieri pomeriggio. Poi un video improvviso rimbalzato sui social dal suo amico, avvocato Tommaso Paola Rossini, che ha smorzato la prima teoria, denunciando la sua versione dei fatti, dichiarando apertamente, che non sarebbe finita qui .
Pare infatti che non sarebbe vero che il decesso sia stato causato da complicanze legate al Covid-19: “era un colonnello molto importante, pensate che il Capo Alfa dei Gis si fidava molto di lui, nel 2014 gli aveva inviato una lettera per una situazione di difficoltà vissuta dai Carabinieri.
Questa è una storia assurda ha resistito al vaccino fino a 10 giorni fa, quando poi ha ricevuto la lettera dal Comando che gli ha imposto di vaccinarsi. Non ho alcun problema a dire come sono andate le cose, me lo ha raccontato lui 9 giorni fa e quindi conosco perfettamente la situazione.
Il colonnello è stato costretto alla somministrazione del farmaco a causa del malcontento generato all’interno dell’Arma per il DL che ha reso obbligatorio il vaccino anche per i militari. ‘
Ora per me è una battaglia personale, dice l’avvocato Rossini, perché eravamo amici, deve uscire la verità, per rispetto dei suoi familiari e dei suoi colleghi, mi venissero ad ammazzare, parlerò con i documenti alla mano. Porterò il suo audio che mi ha mandato su Whatsapp pochi giorni prima di morire”, ha affermato nel video l’amico del colonnello Salvatore Gagliano.
QUI IL VIDEO