“I collaboratori li scelgo io e non accetto interferenze di alcun genere da parte di nessuno” questa frase scritta in un comunicato ufficiale fa subito pensare alla famosa citazione del Marchese del Grillo “Io sono io e voi non siete…”
Ma in realtà chi l’ha pronunciata non è propriamente un marchese ma un sindaco!
Si proprio un sindaco, un sindaco che utilizza questi toni e che amministra una città che poi rispecchia, almeno in parte, chi la guida: stiamo parlando del sindaco di Vittoria Francesco Aiello, Ciccio per gli amici.
E di amici il neo ( si fa per dire) eletto sindaco, inquilino di Palazzo Iacono, ne deve avere davvero tanti se per cercare di accontentarli tutti o almeno una parte ha curato un’apposito staff composto da 11 persone che, si legge nel comunicato, faranno fronte alle innumerevoli esigenze della città.
Detto questo ci risulta che fra i prescelti ci sia anche la figlia della Vice Presidente del Consiglio Comunale, che diciamo, innanzitutto non dovrebbe esserci per una questione di incompatibilità e poi perché dal suo profilo social ci risulta vivere a Milano. Quale aiuto potrà dare da così lontano? Ma anche un parente di un Monsignore, il figlio di un asssitente sociale e tanto altro. Ma per carità niente di male, tutte persone degnissime e sicuramente con curricula ineccepibili.
Ma si sa alla fine, in politica, tutto questo conta davvero poco, perché le competenze, i titoli, sono cose secondarie e giustamente il sindaco sta agendo secondo la legge perché come lèggiamo nel comunicato ufficiale del Comune “la legge prevede la costituzione di uffici posti alle dirette dipendenze del sindaco”. Quello che stranizza è il metodo e anche il numero delle persone contrattualizzate.
Ma veramente la legge dice questo? Cioè che il sindaco può scegliersi chi vuole, senza tenere conto di competenze, di incompatibilità, di parentele?
Non pensiamo che la legge dica questo ma siamo piuttosto convinti che le cose stanno diversamente e lo dimostra proprio quella frase del sindaco Aiello: “I collaboratori li scelgo io e non accetto interferenze di alcun genere da parte di nessuno”. Perché chi ha ragione non ha bisogno di esprimersi in questo modo, chi ha ragione non ha bisogno di imporre la propria volontà.
Chi ha ragione fa le cose giuste e fare le cose giuste significa pensare al bene collettivo mentre undici assunzioni nello staff di Gabinetto del sindaco sono davvero tante sopratutto in termini di spesa pubblica, questo vuol dire gravare sulle casse di un comune che è già disastrato, e vuol dire sopratutto pensare al bene di pochi.
Perché se si fosse realmente pensato al bene della città allora queste persone potrebbero offrire la loro “professionalità” pro bono e sono ancora in tempo per farlo, per fare questo regalo alla loro città…
Comunque, per chi non avesse possibilità di accesso agli atti, questi sono i nomi dei prescelti e contrattualizzati (ognuno se ne faccia una ragione): 1)Enrica Fornaro; 2)Maria Luisa Carrubba;3)Raffaele Cali’; 4)Rosario Russo; 5) Sara Piccione; 6) Gabriele Nicita; 7)Antonello La Mattina; 8)Paolo Gurrieri; 9)Giuseppe Guastella; 10)Francesca Guardabasso; 11)Antonio Gibaldi;