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Delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione: il sindaco Abbate non oscuri la corrispondenza

Al centro della decisione la corrispondenza con la Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio

L’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con uno specifico provvedimento, in risposta alla  segnalazione fatta nei mesi scorsi dall’ex consigliere comunale Vito D’Antona, rappresentante di Sinistra Italiana, con una deliberazione ha bloccato il tentativo del Comune di Modica di oscurare la corrispondenza con la Corte dei Conti sul Piano di riequilibrio. Ne dà notizia lo stesso Vito D’Antona con una nota.

“Di fronte alla ostinazione a tenere riservata la corrispondenza con la Corte dei Conti, negando e differendo al futuro il rilascio degli atti sul Piano di riequilibrio inviati a giugno dal Comune alla Corte, scrive Vito D’Antona,  ci siamo rivolti all’Anac, la quale, con una apposita deliberazione del 6 dicembre, ha sancito il principio che tale corrispondenza non può essere inserita nel “protocollo riservato” di un Comune, in quanto non vi è alcuna legge che lo prescrive.

“Inoltre, l’Anac stabilisce con chiarezza che i documenti già formati e in possesso dell’amministrazione, oggetto della corrispondenza, secondo il principio della “leale collaborazione”, devono essere rilasciati senza ostacoli”.

E’ da tempo che i consiglieri di opposizione lamentano la mancata trasparenza degli atti, della Giunta di Ignazio Abbate, cosa che negli altri comuni è una pratica consolidata, mentre “ al Comune di Modica è diventato uno spazio recintato ad esclusiva conoscenza di un gruppetto di amministratori”.

“I cittadini debbono chiedersi perché Abbate tenta di sottrarre alla città, e perfino ai consiglieri comunali, documenti che attengono alla gestione finanziaria del Comune di Modica, che di per sé dovrebbe rappresentare un palazzo di vetro, atteso che si tratta della gestione dei soldi dei cittadini”, scrive Vito D’Antona.

La preoccupazione di Vito D’Antona, è quella, anche alla luce dei dati contenuti negli ultimi due rendiconti approvati dal Consiglio Comunale, che dalla corrispondenza con la Corte dei Conti possa emergere come l’amministrazione non sia riuscita a raggiungere gli obiettivi del piano di riequilibrio, con la conseguenza di avere ancora aperta la triste prospettiva del dissesto?     

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Redazione