Si è conclusa con una significativa cerimonia in remoto la settima edizione della mostra-concorso “Il presepe in miniatura nella città dei musei” che è tornata a tenersi a Chiaramonte Gulfi e che ha ospitato i manufatti delle varie Natività al museo di Arte sacra nei pressi di piazza Duomo.
“Una scelta doverosa – commenta Vito Sammatrice dell’associazione L’Arco che si è occupata di organizzare il coinvolgimento dei presepisti e di predisporre il relativo allestimento al museo – visto il proliferare dei contagi. E, però, allo stesso tempo non potevamo non pensare a tutti coloro che hanno partecipato e che si sono impegnati allo spasimo per presentare le loro opere ai fini della partecipazione alla mostra-concorso.
Ecco perché abbiamo deciso di istituire un primo premio ex aequo e di consegnarlo a tutti, per sottolineare la loro attenzione nei nostri confronti e soprattutto lo spirito legato alla fede con cui sono state realizzate queste opere. E’ stata la cosa più giusta e opportuna non tenere dal vivo la cerimonia. Solo una consegna simbolica di un paio di attestati. Rispetto all’anno scorso, quando l’edizione era saltata, abbiamo già fatto qualcosa in più. Speriamo che il prossimo anno tutto possa svolgersi per il meglio. Ne abbiamo di bisogno”.
Questi i partecipanti alla mostra concorso e che hanno ricevuto il premio uguale per tutti: Mina Iannizzotto, Adele Albani con Chiara Gueli, Peter Rock, Alberto Rutella, Giovanni Chicchi, Bartolo Mineo, Laura Ragazzo, Tino Colombo, Francesco Sciannameo, Rita Terlato, Giuseppe Scalia, Nicolò Nicoletti, Giovanni Scifo, Giovanni Cristaldi, Giuseppe Fiaccavento con Gianfranco Cupelli e con Francesco Stellato. Lo stesso Vito Sammatrice ha voluto essere presente con una delle sue ultime realizzazioni.
“Ringrazio l’amministrazione comunale per il consueto supporto fornitomi – aggiunge Sammatrice – e auspico che la valorizzazione dei presepi continui lungo la strada dell’esaltazione artigianale in grado di mettere in rilievo tutto quanto di buono la nostra terra è capace di esprimere”.