Tanti allevamenti anche in territorio ibleo sono in crisi o hanno addirittura cessato di lavorare perchè si continua a produrre in perdita per il continuo aumento del prezzo dei mangimi e per il prezzo del latte che invece è rimasto fermo al palo.
Il protocollo nazionale sottoscritto per fronteggiare la “emergenza stalle” non decolla e per gli allevatori non è facile capire quali potranno essere le prospettive per la zootecnia da latte ed il futuro delle loro aziende.
Il Diprosilac è impegnato per vedere realizzato il protocollo ma conferma che si tratta di una ipotesi che, se concretizzata, sarà comunque, oltre che farraginosa, precaria, temporanea, insufficiente rispetto alle pressanti esigenze di un settore produttivo di grande importanza ma mai sufficientemente garantito.
Il Distretto ritiene che sono maturi i tempi perché anche gli allevatori indirizzino la loro attività operando scelte capaci di rafforzare il loro ruolo nell’ambito della filiera lattiero casearia siciliana anzichè rimanere in una posizione che li costringe a dovere elemosinare qualche centesimo sul prezzo del latte che, così stando le cose, difficilmente potrà essere sufficientemente remunerativo.
E’ per questo che nei prossimi giorni sarà convocata l’assemblea dei sottoscrittori imprenditoriali che, oltre a prendere in esame i contenuti del Bando approvato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana lo scorso 30 dicembre avente per oggetto Progetti Integrati di Filiera “Linee di intervento comparto zootecnico” del PSR Sicilia 2014/2022, dovrà definire la natura giuridica distrettuale, alla luce di quanto emerso nell’ambito della consulta regionale dei distretti e censire la disponibilità delle imprese aderenti, per l’apertura di nuovi canali di commercializzazione delle produzioni lattiero casearie siciliane in possesso dei requisiti qualitativi per potersi affermare sia a livello nazionale che internazionale.