Su richiesta della Procura della Repubblica di Siracusa, la Polizia di Pachino ha arrestato quattro uomini, rispettivamente di 52 anni, di 42, di 41 e 35 anni, tutti pregiudicati.
L’operazione denominata “banda Bassotti” ha fatto luce su una serie di furti e di conseguenti richieste di estorsione reati col cosiddetto metodo del cavallo di ritorno anche in provincia di Ragusa.
Tra i reati commessi la polizia ha scoperto:
- Rapina consumata in Pachino presso il supermercato “Ard Discount” di Via Mascagni, ove veniva sottratta la somma di euro 2000,00. Fatti avvenuti il 21 luglio 2019 a Pachino;
- Rapina consumata in Rosolini presso il supermercato “Eurospin”, ove veniva sottratta la somma di euro 1500,00. Fatti avvenuti il 26 luglio 2019 a Rosolini;
- Tentato furto di un’autovettura commessa a Pachino nel mese di agosto 2019;
- Furto consumato di un’Ape Piaggio commesso a Modica nel mese di agosto 2019;
- Furto aggravato di attrezzi agricoli di ingente valore, commesso a Noto nel mese di agosto 2019;
- Furto ed estorsione, con c.d. “cavallo di ritorno”, di un veicolo, poiché i malviventi, dopo aver asportato il mezzo, costringevano il proprietario a versare una somma di denaro per riottenere il proprio veicolo.
Fatti avvenuti a Pachino nel mese di agosto 2019;
- Furto ed estorsione, con c.d. “cavallo di ritorno”, di un’autovettura, poiché i malviventi, dopo aver asportato il mezzo, costringevano il proprietario a versare una somma di denaro per riottenere il proprio veicolo.
Fatti avvenuti a Pachino nel mese di agosto 2019;
- Furto aggravato di attrezzi agricoli che il proprietario aveva lasciato sul mezzo in attesa di svolgere i lavori di giardinaggio che gli erano stati commissionati. Fatti avvenuti a Marzamemi nel mese di agosto 2019.
- Furto aggravato avvenuto all’interno di un casolare avvenuto a Pachino nel mese di agosto 2019.
- Furto aggravato di un motore marino per imbarcazione avvenuto a Marzamemi nel mese di agosto 2019.
- Tentato furto di un mezzo cingolato commesso a Noto nel mese di agosto 2019.
Rilevanti, nel complesso dell’indagine, sono state il tracciamento degli spostamenti degli indagati attraverso le telecamere delle varie zone in cui sono stati commessi i delitti contestati, ma anche le intercettazioni e i tabulati telefonici autorizzati dalla Procura della Repubblica di Siracusa che ha coordinato le attività investigative.
I risultati conseguiti dagli investigatori del Commissariato di Pachino hanno messo in luce un vero disegno criminoso architettato dai soggetti oggi tratti in arresto nei cui confronti sono stati acquisiti i sopra descritti elementi indiziari, che già nei giorni precedenti alla commissione dei fatti per cui si procede, con premeditazione, commettevano reati.