“Comincia a diventare sempre più preoccupante, oltre che imbarazzante, l’assenza di una linea da seguire in seno alla Giunta Aiello. Si naviga a vista. Potrebbe trattarsi anche di qualcosa di simpatico se non rischiasse di diventare tragico per la nostra città. E l’ultimo esempio, in proposito, è di quelli che lascia da pensare, e a lungo, la cittadinanza rispetto alle mani in cui siamo finiti”.
E’ il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Scuderi, a dirlo riferendosi ai lavori per il lungomare di Scoglitti, questione di cui lo stesso rappresentante del civico consesso si era occupato nei giorni scorsi, ventilando l’indizione di una protesta perpetua se l’attività non fosse ricominciata al più presto.
“Bene – afferma Scuderi – proprio ieri, su Facebook, ormai il suo canale istituzionale preferito, il sindaco Aiello se ne esce fuori dicendo che i lavori al lungomare Riviera Gela sono fermi dall’agosto 2021 sino a oggi e che non ci si può permettere oltre di abusare della sua pazienza.
Bene, lasciando stare qualsiasi valutazione su chi sia il sindaco in questo momento e su chi, dunque, dovrebbe avere tutte le prerogative per monitorare l’andamento dell’iter ed eventualmente sollecitare lo sblocco delle opere (non possiamo certo essere noi dell’opposizione a cui spetta il compito di vigilare e pungolare qualora necessario), prendiamo atto che il primo cittadino non sa neppure che cosa stia accadendo a Vittoria, la città che amministra.
L’8 febbraio scorso, in commissione, l’assessore Cesare Campailla, seppure non delegato, non gestendo i Lavori pubblici, ci fa sapere che i lavori sono ricominciati. E, in effetti, dopo un sopralluogo, risulta che le ruspe si sono davvero rimesse in azione nella zona del cantiere, lo stesso da cui, nei giorni scorsi, avevo detto che avrei avviato una protesta a oltranza se l’attività non fosse ripresa.
Per cui, questa nuova uscita del sindaco, che non sa neppure che cosa accade a casa sua, ci lascia davvero senza parole. Perché il sindaco non riferisce al Consiglio comunale quali sono le sue perplessità piuttosto di lasciarsi andare, ormai senza freno, a dire di tutto e di più sul suo profilo Facebook?
Ma come può un rappresentante delle istituzioni, un primo cittadino, vomitare, tutto il giorno, parole in libertà, tra l’altro andando in senso contrario a quelle che sono le reali vicende che accadono? Ma è questo il modo di amministrare Vittoria che di tutto, tranne che di questo, aveva bisogno dopo tre anni di commissariamento? Si è perso il lume della ragione?
E, ancora, i vittoriesi si stanno accorgendo di quello che sta accadendo e, soprattutto, hanno capito chi hanno votato? La democrazia è sacra, per carità. Ma qui stiamo rischiando di trascendere nella demagogia e nel qualunquismo. Povera Vittoria”.