Dinamo Sassari 91
Passalacqua Ragusa 89
Parziali: 24 – 23, 43 -42, 64 – 67, 79 – 79.
Dinamo Sassari: Orazzo 4 , Dell’Olio 2 , Moroni 11, Arioli ne., Patanè ne., Mitreva , Kalevanec ne., Skoric 10, Shepard 33, Lucas 29, Pertile 2 All. Restivo.
Passalacqua Ragusa: Romeo 17, Kacerik 3, Tagliamento 9, Santucci 11, Kuier 24; Taylor 25, Tumeo, Sammartino ne., Di Fine ne., Chessari ne. All. Recupido
Arbitri: Masi, Rudellat, Mura.
Ragusa – La Passalacqua Ragusa lotta su ogni pallone, ci mette tutto e anche di più, ma non è bastato per evitare il terzo k0 di fila.
La Dinamo Sassari ha avuto ragione nei confronti delle biancoverdi al termine di un tempo supplementare, dopo 45 minuti di equilibrio, nei quali Ragusa, alla fine, ha pagato l’ormai solita emergenza di organico che l’ha vista costretta a giocare con appena sei atlete, per l’assenza anche di Francesca Bucchieri, che dopo la trasferta di Campobasso ha fatto ritorno a casa per impegni scolastici e con sole cinque giocatrici per tutto l’overtime, dopo l’uscita per falli di Martina Kacerik.
Per due volte la Passalacqua ha avuto la palla per vincerla: al termine dei 40’ quando dopo il time-out, sul 75-75, aveva avuto la rimessa con 6 secondi da giocare, ed al termine del supplementare, con Sassari avanti di due e con 12 secondi alla sirena.
Nel primo caso il gioco per Kuier sotto canestro non è riuscito, nel secondo caso, la giovanissima Tumeo, che proprio in quel momento era appena entrata in campo, si è trovata il pallone tra le mani e ha fallito la conclusione.
L’amarezza in casa Ragusa è tanta, ma al tempo stesso non manca la consapevolezza che con i ritorni delle infortunate, si possa fare un buon finale di stagione.
“Quando si perde non si devono cercare attenuanti o scuse, ma si devono fare i complimenti agli avversari e ci si deve mettere a lavorare – commenta coach Recupido – la verità è che abbiamo sofferto a rimbalzo e abbiamo sbagliato tanto in attacco, soprattutto quando eravamo avanti nel punteggio ed abbiamo affrettato le conclusioni. In quei momenti potevamo e dovevamo chiuderla. Poi è chiaro che abbiamo pagato a livello di stanchezza e lucidità e che oggi, per esempio, Francesca ci avrebbe aiutato moltissimo, ma è inutile pensare a tutto questo. Dobbiamo essere più cinici e lottare”.