Domenica mattina, come previsto nei locali dello Studium della Chiesa Madre di San Giorgio, messi gentilmente a disposizione dal Preposito di San Giorgio don Giovanni Stracquadanio, è stata presentata, a distanza di appena un mese dalla sua fondazione, la Società Modicana per la Storia Patria.
Hanno partecipato alla presentazione, con delegazioni appositamente venute dalle rispettive sedi di Siracusa e Santacroce, la Società Santocrocese di Storia Patria, capeggiata dal suo Presidente Giuseppe Arrabito, nonché membri graditissimi la dr. Salvina Fiorilla, nota archeologa e il Dr. Gaetano Cascone, valente scrittore, storico e già Sindaco di Santacroce, nonché quella della Società Siracusana di Storia Patria con un’altrettanta apposita delegazione. Hanno inviato, a causa dell’impossibilità di poter materialmente presenziare, la Società Ragusana di Storia Patria e altre Consorelle dell’Isola, i propri auguri e saluti.
Sia la Società Santacrocese che quella Siracusana hanno omaggiato quella Modicana con delle copie delle loro scientifiche Rivista periodiche che vanno così ad arricchire la neonata biblioteca della Società.
Il Presidente pro tempore della Società, il dr. Carmelo Cataldi, ha inizialmente ringraziato i presenti per aver aderito all’evento storico ma anche culturale e soprattutto le delegazioni delle due Società di Santacroce e Siracusa che hanno voluto essere vicini a quella di Modica in questa giornata importante essendo quella inaugurale e soprattutto per le numerose copie delle rispettive riviste.
Successivamente, è seguit un excursus dello stesso, nel corso del quale ha illustrato come, perchè e quando nascono le Società, prima Deputazioni, di Storia Patria in Italia, e come si sono sviluppate e radicate sul territorio nazionale attraverso i secoli e quindi le motivazioni personali e sociali che hanno permesso la creazione della Società Modicana per la Storia Patria.
La centralità dell’intervento ha permesso di illustrare quali sono le progettualità future e le modalità operative della Società per raggiungere gli obiettivi statuari, nonché la strutturazione interna e gli organi di governo della stessa.
Subito dopo ha preso la parola Francesco Pellegrino che ha illustrato la figura di Anna Cabrera Ximenes nel contesto transnazionale Modicano-Ispanico, ma soprattutto quella dell’ultima Contessa di Modica (la ventunesima) donna Maria del Rosario Cayetana de Alba, conosciuta dallo scrittore personalmente durante le sue permanenze periodiche a Madrid e Siviglia, così come suo figlio Carlos, ventiduesimo Conte di Modica.
Al termine della sua illustrazione, Ciccio Pellegrino ha mostrato al pubblico presente una lettera firmata di pugno dalla “Condessa de Modica” Cayetana d’Alba, con cui lo ringraziava dell’omaggio di alcuni suoi volumi sulla storia della Contea e della Città di Modica, rivelando che ella nella sua vita era venuta per ben due volte, in forma anonima, a visitare la città di Modica e si riproponeva di venire una terza volta se Iddio glielo concedeva ancora.
Questa narrazione di prima mano rappresenta una novità importante per la città di Modica e per la sua stessa storia, considerato che l’ultima Contessa di Modica, Anna Cabrera Moncada (Anna II) aveva lasciato la città nella prima metà Cinquecento.
Sempre “L’Uomo Libero” pseudonimo letterario di Francesco Pellegrino, allo stesso tempo socio fondatore della Società Modicana per la Storia Patria, ha comunicato che durante l’ultimo incontro con il figlio della defunta Contessa Cayetana, questo gli aveva chiesto notizie della Città e della sua popolazione e che sarebbe suo desiderio in futuro poterla visitare, anche anonimamente come fece sua madre in passato.
L’appuntamento di domenica si è concluso con la consegna dei diplomi ai soci fondatori e ordinari nonché a due soci onorari: il Presidente della Società Santracrocese di Storia Patria, Giuseppe Arrabito e alla scrittrice modicana Teresa Spadaccino, che ha documentato pregevolmente il periodo di storia patria a cavallo dell’Ottocento e Novecento privilegiando la “Belle Epoque” e le famiglie modicane, ma soprattutto le origini e l’evoluzione dell’architettura aristocratica urbana della città.