“Il CGA di Palermo, con proprio decreto, ha sospeso la nomina dei commissari per la Camera di Commercio di Catania e la Camera di Commercio unica per Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, sulla base del mancato rispetto di un ordine procedimentale che prevederebbe prima l’istituzione delle nuove CamCom (ancora non avvenuta) e poi le nomine. Pertanto, si ritorna alla situazione precedente ed è momentaneamente bloccato questo obbrobrio della Camera di Commercio unica per cinque province”.
Lo rende noto l’on Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, che commenta: “Questa novità, dichiara Dipasquale, mette ora i territori e la Politica nelle condizioni di poter ragionare meglio e più intelligentemente sul da farsi, avendo tra gli obiettivi l’istituzione della quinta Camera di Commercio e mettendo da parte, almeno per ora, questa ipotesi aberrante della Camera unica per cinque province. Si riparta, dunque, dal quadro precedente, conclude il parlamentare ibleo, e rimettendo al centro il confronto tra territori e istituzioni ad ogni livello, e mettendo in primo piano le necessità delle aziende e il tessuto produttivo di ogni provincia”.
Ricordiamo che proprio ieri l’on Dipasquale aveva partecipato alla riunione organizzata dalla Consulta delle Associazioni di Categoria della provincia dove si era proprio parlato del futuro delle CamCom ed era stato pitturato chiaro nell’esprimere la sua opinione contraria alla decisione di accorpare la CamCom di Ragusa con quelle di Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani. “È necessario, aveva affermato, che il Presidente della Regione interrompa la posizione tiepida che ha avuto in questa vicenda per avviare un ruolo attivo, serio e in prima linea insieme a tutti noi, per dire no all’accorpamento con Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, e trovare soluzioni diverse, per esempio che Ragusa da sola sia la quinta CamCom di Sicilia”.
Oggi, questa notizia, sembra aprire uno scenario nuovo sul futuro delle CamCom mettendo da parte, di fatto, l’ipotesi di questo accorpamento che non aveva convinto proprio nessuno.