Modica, 1.367 fatture Enel non pagate. D’Antona teme un’altra eredità di Abbate a futura memoria
“Abbate continua a trasferire ai futuri amministratori il peso di spese non indifferenti che si vanno ad aggiungere ai cento milioni di euro di debiti con lo Stato”.
Inizia così la lunga nota di Vito D’Antona di Sinistra Democratica che interviene sulla questione dei debiti relativi al consumo di energia elettrica maturati dal Comune di Modica.
“Con due recenti deliberazioni si viene a conoscenza che il Comune di Modica, nel solo anno 2021, ha maturato un debito non pagato alle scadenze per canoni e consumo di energia elettrica costituito da ben 1.367 fatture non pagate per un importo complessivo di oltre un milione settecentomila euro.”
Ma l’aspetto più preoccupante messo in evidenza da D’Antona riguarda il fatto che, si legge nella nota “di fronte ad una richiesta di approvazione di cessione di credito, la Giunta non contesta il debito maturato e, appellandosi ad un cavillo, decide di rifiutare la cessione del credito, senza indicare quando pagherà, facendo legittimamente presumere, come è ormai prassi, il rinvio ad un tempo indeterminato e a carico dei futuri amministratori”
D’Antona poi nella lunga nota fa riferimento anche ad altri debiti che non stati adempiuti da Abbate e alla fine senza mezzi termini dichiara:
“Se è vero che Abbate si dimetterà a maggio per candidarsi in una ancora non definita lista per le elezioni regionali, questi provvedimenti dimostrano come dietro i quotidiani slogan propagandistici preelettorali esiste una gravissima crisi finanziaria senza precedenti, i cui effetti graveranno sui bilanci comunali e sull’attività dei prossimi amministratori. Prima di dimettersi, Abbate spieghi ai cittadini come sono stati utilizzati in questi nove anni gli oltre cento milioni di prestiti ottenuti dallo Stato, proprio per estinguere i debiti”