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Primo Maggio, Festa del lavoro, ma per chi? Non certo per i lavoratori del Consorzio di Bonifica licenziati

Si attendono ancora le risposte della Regione

Domani 1º maggio viene celebrata la festa dei lavoratori ma non sarà per tutti una giornata da ricordare. Pensiamo, ad esempio, ai lavoratori del Consorzio di Bonifica. In una nota, il Segretario Generale Flai Cgil Ragusa Salvatore Terranova, pone l’attenzione proprio su questa situazione partendo dalla constatazione che in questi giorni alla Regione si dovrebbe approvare la Finanziaria 2022.

Rispetto a questo Terranova rivolgendosi ai Deputati regionali locali li invita a, leggiamo testualmente, a “ricordare gli impegni da loro assunti rispetto a quei lavoratori del Consorzio di bonifica di Ragusa, attualmente fuori per aver ricevuto il rigetto del loro contratto a tempo indeterminato dalla Cassazione. Se la memoria non ci inganna, sottolinea Terranova, sia l’on. Ragusa che l’on. Assenza, deputati di maggioranza, anche in presenza degli altri due deputati, on. Di Pasquale e l’on. Campo, assunsero, non più tardi di 2 mesi addietro, l’impegno di attivare istituzionalmente il tavolo tecnico regionale, tra le parti, per individuare un percorso tecnico-amministrativo che avrebbe dovuto consentire di recuperare a tempo indeterminato questo sfortunato personale.”

Rispetto a questo Terranova ricorda che sono state esperite due riunioni della Commissione regionale Attività Produttive, oltre ad una serie di incontri, che puntavano tutti ad agevolare la costruzione di un percorso di merito.

Va detto da subito, prosegue il segretario della Flai Cgil, che ancora non abbiamo visto niente e che, dopo quegli incontri sopracitati, non vi è più stato neanche una minima interlocuzione tra le parti sulla evidenziata problematica”.

A questo punto Terranova chiede di capire e conoscere se vi sono novità all’orizzonte o tutto si è acquietato man mano che sono trascorsi i giorni dal licenziamento dei lavoratori. “Come Flai, conclude Terranova, ci siamo assunti la responsabilità di “proporre” un percorso di merito e siano disponibili e pronti al confronto. L’impressione che ci ritorna è che, fatta decantare la protesta, a Palermo si siano dimenticati già di chi oggi è fuori dal lavoro. Nessun atteggiamento polemico si sta muovendo, ma riteniamo che gli impegni bisogna saperli onorare, soprattutto se vengono dalla politica.”

Intanto i lavoratori licenziati aspettano…

Published by
Mariacarmela Torchi