Modica città accessibile. Questo il titolo scelto dalla trasmissione di Rai3 che stamattina ha dedicato un ampio servizio a Modica, per mostrare, o forse sarebbe più giusto dire dimostrare, quanto fosse meritata la bandiera Lilla.
E così, con a seguito alcuni disabili, la collega ha fatto un giro per la città ovviamente nei luoghi che gli sono stati indicati, cominciando dal Duomo di San Giorgio che finalmente è diventato accessibile ai disabili.
Ricordiamo che la rampa che permette ai disabili di visitare San Giorgio è stata installata soltanto il 23 aprile scorso, in occasione della festa del santo, ed è stata donata dal Lions Club Modica.
Quindi un’iniziativa privata che è stata realizzata dopo che il Comune di Modica aveva ottenuto la Bandiera Lilla. Ma andiamo avanti.
Dopo San Giorgio, ci si ritrova ai piedi di San Pietro, qui papà Franco con Davide di Scicli, dimostrano come la Chiesa sia facilmente accessibile grazie all’ascensore.
Era il 2010 quando venne realizzata questa opera che ovviamente rappresentò per la città un primo passo importante per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Anche l’ascensore fu finanziato con le offerte di quanti avevano a cuore quest’opera. Ma andiamo avanti e ci rechiamo alla Biblioteca comunale.
Finalmente troviamo un’opera realizzata dall’amministrazione Abbate. E qui effettivamente siamo dinanzi ad una struttura accessibile così come il nuovo InfoPoint, ma sarebbe stato strano il contrario anche perché ormai la legge impone che le nuove costruzioni siano realizzate tenendo conto della possibilità delle persone disabili di accedervi.
Poi, si è parlato di altre importanti realtà presenti in città ma tutte che dipendono da associazioni più o meno private non certo comunali, dalla Casa Don Puglisi alla Scherma Modica. E questa sarebbe una città accessibile?
E i marciapiedi, e i parcheggi, vogliamo ricordare che fino a poco tempo fa anche i disabili erano costretti a pagare le strisce blu?
Giovanni Provvidenza, Presidente dell’Anffas di Modica, che da sempre si è battuto per una città più accessibile, ha innanzitutto sollevato una questione: “Perché le associazioni non sono state coinvolte? Credo che, chi come noi lavora ogni giorno a contatto con persone con disabilità, avrebbe potuto dare il proprio contributo. Invece si fa leva su chi viene da altri comuni, per la serie ‘l’erba del vicino è sempre più verde’ ma vivere a Marina di Modica in estate non è la stessa cosa di vivere Modica tutto l’anno. Accessibilità, spiega Provvidenza, è un termine ampio, che riguarda non solo le persone con mobilità ridotta, ma anche persone con una disabilità sensoriale o con una disabilità intellettiva le quali, pur potendo fisicamente accedere ai luoghi necessitano di specifici supporti per comprendere le informazioni. Altro aspetto che potrebbe certamente essere oggetto di futuri interventi sono i nostri mezzi di trasporto pubblico, non sempre attrezzati per trasportare persone con disabilità fisica e per cui si potrebbero pensare una serie di proposte: potenziare il trasporto pubblico con specifiche navette attrezzate per il centro storico in occasione delle feste patronali (tra le manifestazioni più apprezzate dai turisti) o che permettano di raggiungere le frazioni marinare, o ancora attrezzare delle aree accessibili anche per chi viaggia in camper. Infine, quello che fortemente ci auspichiamo per il futuro, al di là del turismo, è la piena attuazione dei PEBA (Piano Eliminazione delle Barriere Architettoniche) di competenza comunale che consentono di progettare e monitorare la fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. Sarebbe un intervento che permetterebbe a Modica di essere forza trainante nel territorio di una vera e propria rivoluzione etica e normativa e di cui ci auguriamo che la “Bandiera Lilla” sia solo l’inizio”.
Fra l’altro il Presidente dell’Anffas ci tiene a sottolineare che il sindaco Abbate è stato l’unico sindaco di Modica a non aver mai messo piede in tutti questi anni di amministrazione non solo nella sede della sua associazione ma anche in quella dei Piccoli Fratelli.
Una bandiera Modica se la merita ma non certo quella Lilla…