Cronaca

Operazione “Easy credit”: l’imprenditore modicano fa “scena muta” davanti al Giudice

Ragusa – Ha fatto “scena muta” davanti al Giudice, il cinquantaseienne imprenditore modicano, indagato nell’operazione “Easy Credit” della Guardia di Finanza.

Insieme all’imprenditore modicano, ci sono indagate altre cinque persone residenti tra Sicilia, Puglia e Lombardia.

Nell’interrogatorio di garanzia svoltosi nel carcere di Ragusa, l’indagato, come si diceva, si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre i suoi legali hanno chiesto la revoca della misura cautelare e in alternativa una sua attenuazione.

Secondo gli inquirenti delle Fiamme Gialle, il modicano sarebbe un “prestanome”, mentre i fantomatici lavori di ristrutturazione erano soltanto fittizi in quanto la ditta che li eseguiva esisteva solo sulla carta.

Il guadagno ottenuto pari quasi a tre milioni di euro, invece, era concreto.

Il GIP, dunque, ha disposto il sequestrato di beni per un totale di milioni di euro, tra i quali quote societarie, disponibilità finanziari di tutti gli indagati e  il blocco sul portale dell’agenzia delle entrate dei crediti compensabili nei cassetti fiscali riconducibili a 8 imprese e 3 risultati cessionari finali dei fittizi crediti di imposta.

I crediti fittizi, infatti, venivano ceduti più volte a terzi per consentire poi la loro monetizzazione tramite intermediari finanziari del bonus sisma e la successiva dispersione del profitto del reato. In tal modo gli indagati si sono assicurati i proventi illeciti che sono stati in gran parte auto-riciclati nel tentativo di far perdere ogni traccia delle origini fraudolente delle risorse economiche illecitamente percepite.

Published by
Redazione