Percorrere il Mediterraneo da cima a fondo, passo dopo passo, toccando le sonorità e le esperienze che un territorio così variegato, può regalare.
Questo è stato il viaggio, un po’ reale, un po’ immaginario, della Banda Blondeau, che venerdì scorso ha presentato il suo primo album, dall’omonimo titolo.
Nove tracce legate dal filo comune della commistione: jazz, folk, giga irlandesi, ma anche marce, tarantelle, musica da film… cosa può uscirne fuori ?
Senza dubbio un risultato estremamente caratteristico, frutto della fusione di otto personalità artistiche: Sergio Battaglia al sax soprano; Esther Ansaldi al clarinetto; Stefania Calabrese al sax contralto; Paolo Ilacqua al trombone; Rino Taverna alla tuba; Pietro Scardino alla fisarmonica; Sergio Spadola alla batteria e Vincent Migliorisi al banjo e alla chitarra. Quest’ultimo è l’autore di tutte le composizioni ad eccezione di “Iquique”, una ballata mediterranea, opera del pianista e compositore lucano Rocco De Rosa.
È proprio Vincent Migliorisi, musicista polistrumentista, autore e produttore siciliano, fondatore dell’ensemble, a raccontarcene origini ed evoluzione: “La Banda Blondeau parte dall’impronta bandistica per poi disfarsene quasi completamente. A darci la spinta necessaria per realizzare il disco – prosegue Migliorisi –è stato Fabio Barovero dei MauMau, che ci ha dato preziosi consigli e indicazioni e che si è innamorato del progetto, invogliandoci a sviluppare qualcosa di concreto”.
Un lavoro registrato sul finire dello scorso anno, presso RCL studio, da Lorenzo Manganaro, con la produzione di Banda Blondeau e Felmay Record, una delle protagoniste editoriali specializzate nella word music.
Marianna Triberio