Il Ministero della Salute sta studiando in questi giorni nuove regole per le persone che risultano positive al coronavirus. A confermarlo è stato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che annuncia la possibilità di una riduzione dell’isolamento per chi è positivo, ma non ha sintomi.
Le regole attuali stabiliscono che dopo un tampone positivo dabbano trascorrere almeno sette giorni prima di potere tornare in libertà e rifare un nuovo test, mentre l’ipotesi allo studio è quella di potere eseguire il test già dopo 48 ore senza sintomi e, in caso di esito negativo, tornare subito liberi di uscire.
Peccato che la gente lo faccia già!
Sì, perchè mentre i dati diffusi dalle Asp parlano di calo dei contagi, in Sicilia come nel resto d’Italia, purtroppo la situazione reale non è quella che sembra. L’incidenza di nuovi casi positivi secondo i dati ufficiali è pari a 40926 (-27%), con un valore cumulativo di 852/100.000 abitanti. Il tasso di nuovi positivi più elevato rispetto alla media regionale si è registrato nelle province di Messina (1190/100.000 abitanti), Agrigento (986/100.000), Siracusa (938/100.000) e Trapani (873/100.000).
Ma quante persone vanno ancora ad effettuare i test in modo ufficiale? E quanti invece acquistano i test nei supermercati e li fanno a casa, senza denunciare alle autorità sanitarie la propria positività? Quanti si pongono in autonomia in isolamento e quanti invece dopo due giorni di febbre, continuano a circolare indisturbati e a frequentare persone?
La situazione rischia di degenerare e intanto cresce il numero delle vittime e rallenta anche la campagna vaccinale. Nel periodo dal 20 al 26 luglio, nella fascia d’età 5-11 anni, i vaccinati con almeno una dose si attestano al 26,92% del target regionale. Hanno completato il ciclo primario 71.409 bambini, pari al 23,17%.
Gli over 12 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 90,65% del target regionale mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’ 89,35%.
I vaccinati con terza dose sono 2.753.291 pari al 72,24% degli aventi diritto. Sono invece 1.058.006 le persone che, avendo maturato il diritto di ricevere la terza dose, non l’ hanno ancora effettuata.
Nella settimana dal 20 al 26 luglio sono state somministrate 14.471 quarte dosi con una media giornaliera di 2.614 somministrazioni. Rispetto alla settimana precedente, si registra una diminuzione delle vaccinazioni in quarta dose pari a -3.859 (-21%).
E mentre si continua a discutere sull’idea di allentare le regole sull’isolamento e Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova giudica questa possibilità pura demagogia, senza fondamento scientifico, le persone vanno allo sbaraglio. Si salvi chi può…