Dopo le manifestazioni in piazza e dopo aver consegnato in Prefettura a Ragusa una piattaforma rivendicativa, la Federazione del Sociale U.S.B. di Ragusa ed il Coordinamento Lavoratori agricoli Ragusa ritornano oggi pomeriggio ad Acate per incontrare i lavoratori migranti.
L’obiettivo è quello di discutere assieme ai lavoratori sulle proposte organizzative e di lotta per il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i lavoratori migranti della fascia trasformata.
Anche Enasc e Unsic Ragusa evidenziano come sia trascorso più di un mese dalla scomparsa del lavoratore Daouda, e con grande amarezza constatano che Daouda non è scomparso solo materialmente, ma soprattutto è già scomparso dalle nostre coscienze.
Enasc e Unsic esprimono la loro solidarietà all’organizzazione USB che da sola, in questo momento, cerca di tenere viva l’attenzione sull’accaduto. L’eco delle parole dell’ultimo messaggio di Daouda dovrebbe risuonare nelle nostre notti vacanziere. La morte non va in vacanza!
L’appello è rivolto a tutta la società civile, alle istituzioni, alle organizzazioni sindacali, a tutti i tipi di organizzazioni, a tutti i partiti politici impegnati adesso in campagna elettorale, perché si ricordino che l’immigrazione non deve essere considerata un male da sconfiggere; alla Chiesa cattolica in tutte le sue sfaccettature, parrocchie, associazioni cristiane, centri di accoglienza ecc. , e a tutte le confessioni religiose, affinché ogni giorno si parli e si ricordi questo lavoratore che nella scala sociale di un’economia complessiva della nazione, qualcuno direbbe che non vale niente o è semplicemente ininfluente.
Daouda sicuramente vale per la sua famiglia che lo aspetta, per sua moglie e per i suoi figli, e soprattutto ha un valore universale perché è un UOMO.
L’Unsic rivolge il suo appello all’autorità giudiziaria e a tutte le forze investigative affinché collaborino fra loro per la soluzione del caso.
L’appuntamento per oggi è alle 17.00 davanti al Castello di Acate.