Anche in piena estate qualcosa si muove alla Regione siciliana sulla vicenda della realizzazione dell’impianto di biomassa alle porte di Pozzallo.
L’Ufficio Legislativo della Presidenza della Regione Siciliana, con riferimento al ricorso gerarchico presentato dal Comune di Pozzallo il 19/11/2021 contro il parere positivo, successivo all’autorizzazione della Soprintendenza di Ragusa, ha chiesto una dettagliata relazione sui motivi del ricorso al Dipartimento Regionale dei Beni Culturali e alla stessa Soprintendenza di Ragusa.
L’Ufficio Legale ha chiesto che la relazione deve essere corredata da tutta una serie di documenti da fare pervenire entro il 2 settembre prossimo.
“Spiace rilevare però, che non si ha ancora notizia del ricorso straordinario al Presidente della Regione presentato dall’Amministrazione Comunale da più di due anni – dichiara il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna che parla di comportamento gravemente omissivo del Presidente della Regione, che non si può non condannare nella maniera più ferma, anche perché ormai l’on. Musumeci ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Regione”.
Ammatuna assicura che la battaglia dell’Amministrazione Comunale e dei cittadini di Pozzallo continuerà contro la realizzazione dell’impianto di biomassa in contrada Bellamagna.
Questo tipo di impianto non può non alterare uno dei paesaggi più belli della Sicilia e precluderebbe anche lo sviluppo turistico dell’intera città di Pozzallo.
L’intervento del sindaco Ammatuna ha fatto registrare molti commenti anche sui social. Tra questi c’è quello dell’avvocato Enzo Galazzo che dichiara: “Sarebbe bene che qualcuno spiegasse al Sindaco (certamente può farlo il legale del Comune) quale è il percorso processuale del ricorso straordinario, a lui evidentemente ignoto. Il comunicato stampa del Sindaco, per Amore della Ricerca della Verità per il Bene Comune, mi richiama ad evidenziarne le sue possibili contraddizioni e mancanze; tutto ciò per il fatto che il Sindaco non ha voluto portare avanti il precedente mio contributo, per cui l’impianto per essere industriale non può essere ubicato in zona agricola quale è quella di contrada Zimmardo Bellamagna”.
Il Comitato per la salvaguardia e la tutela della salute pubblica e dell’ambiente invece ha commentato la notizia così: “Pur se qualcosa sul piano tecnico pare vedere la luce, sul piano politico la notte è calata sull’affaire biogas. Nonostante l’appello congiunto, amministrazione comunale e CSPA, fatto ai 4 deputati regionali iblei per poter sollecitare le risposte da parte della Regione e nonostante l’appello del CSPA fatto al Presidente Musumeci per definire con celerità la situazione dell’impianto della Biometano Ibleo a Bellamagna, la sordità istituzionale è stata ed è tuttora prorompente.
L’assenza della Regione siciliana disarmante. Tutto adesso rimane affidato al CGA grazie a privati cittadini che hanno voluto ingaggiare una battaglia legale costosa in termini economici e morali perchè ovviamente contrastare forti poteri locali diventa difficile e delicato.
Un impianto altamente impattante, privo di alcuna prospettiva economica per i pozzallesi, utile solo ad interessi di pochi e che pone la nostra città in una rischiosa posizione che compromette il turismo locale, la viabilità, la salute dei residenti, con possibili e irrimediabili disastri ambientali per una gestione che, visti i precedenti, potrebbe non essere corretta nelle modalità.
Tutelare un territorio prevede la pianificazione e la valutazione di eventuali conseguenze che in questo specifico caso non sono state richieste, non sono state vagliate, non sono state calcolate. Inaccettabile e lesivo della dignità dei pozzallesi e di gran parte dell’area modicana circostanziale che vedrà i propri residenti, vivere condizioni di disagio di cui già l’esperienza nazionale, ci ha resi consapevoli.”